Associazioni, imprenditori, semplici cittadini, partiti politici e squadre di calcio. Sono in tanti ad aver alimentato, in questo primo mese di emergenza, la macchina del volontariato messa in moto dal Comune di Cassino. Alcuni commercianti, nonostante costretti ad abbassare le saracinesche, hanno voluto in qualchemodo contribuire.

Chi, come "La Fornarina" con la donazione delle colombe, chi con i dispositivi da donare agli alunni bisognosi per la didattica a distanza e chi con donazioni in denaro. Anche la politica ha voluto fare la sua parte. In tanti lo hanno fatto silenziosamente. Altri con petizioni allargate: è il caso della lista civica coordinata da Fernando Cardarelli che ha donato 720 euro sull'Iban dei servizi sociali.

Si sono aggiunte quelle di alcune squadre di calcio amatoriali. Altri, hanno preso spunto dall'esempio di Acquafondata, ed hanno donato il montepremi del fantacalcio. Piccole somme, ma che nel complesso fanno lievitare il fondo cassa che supera quota 5.000 euro. Entro domani saranno terminate tutte le consegne per far sì che tutti i cittadini bisognosi possano trascorrere una Pasqua dignitosa.

«L'altra preoccupazione che abbiamo avuto subito dice l'assessore Luigi Maccaro è stata quella di tradurre in 15 lingue le disposizioni emanate dal presidente del Consiglio, a beneficio delle comunità per stranieri presenti a Cassino. Testi scritti e file audio in una pagina ad hoc sul sito del Comune di Cassino. Il terzo giorno di attività è stato caratterizzato anche da un momento di formazione dedicato ai volontari di Cassino Risponde tenuto dalla Croce Rossa in due appuntamenti per evitare la compresenza di troppe persone.

Nel consegnare la spesa ci siamo resi conto che molti anziani stavano in difficoltà economica e probabilmente molti altri la spesa non la facevano proprio. Così il 15 marzo abbiamo avviato una raccolta alimentare straordinaria alla quale ha risposto subito il Banco Alimentare attraverso Gianfranco Miele che ci ha fornito in 24 ore 1.200 chili di prodotti alimentari con i quali abbiamo cominciato a confezionare pacchi viveri».