Sono in prima linea, in mezzo alla strada, per cercare di spezzare la catena del contagio, per far rispettare le misure necessarie per poter tornare alla quotidianità, ma soprattutto per bloccare la pandemia. Come i medici, gli infermieri e tutte le persone che stanno lavorando senza fermarsi mai per contrastare l'emergenza Covid-19, ci sono anche le forze dell'ordine in servizio per arginare i rischi del contagio. Uomini e donne in divisa che hanno famiglie a casa in pensiero per loro, che non possono abbracciare i loro figli e i loro cari, una volta tornati a casa. Perché sono ogni giorno a rischio, sulle strade, per cercare di "arrestare" il contagio.
Anche solo la loro presenza visibile sul territorio è importante per far comprendere quello che è diventato lo slogan di questa emergenza "restate a casa". Tra le forze dell'ordine in prima linea la Polizia di Stato. I controlli sono stati intensificati e numerosi sono i servizi predisposti anche in Ciociaria per far rispettare le regole, quelle regole decise dal Governo e che oggi, purtroppo, anche in provincia di Frosinone sono ancora restii a osservare.
Basta osservare le sanzioni e le denunce che sono arrivate nelle ultime settimane. Abbiamo fatto il punto con chi, insieme ai suoi uomini, con tutte le dovute misure di protezione, è impegnato sulle principali strade del territorio e sulle grandi arterie, il vice questore Stefano Macarra, comandante provinciale della polizia stradale.
Il vostro, insieme a quello di tutte le forze dell'ordine, è un servizio fondamentale per cercare di fermare il contagio...
«Siamo sulle strade per far rispettare le misure adottate dal Governo per contenere il contagio del Coronavirus. Il nostro servizio si basa molto sulla collaborazione delle persone. Più che avere timore nel vedere una pattuglia in un posto di blocco ci dovrebbe essere la volontà di dare il proprio contributo per non rendere vano lo sforzo che tutti insieme, nessuno escluso, stiamo facendo per uscire dall'emergenza quanto prima. Più si resta a casa e si ascoltano le direttive delle autorità competenti e prima potremo tornare tutti alla quotidianità. Vorremmo più prevenire che reprimere, ma serve un lavoro di squadra».

Controlli più serrati e incessanti dal nord al sud della Ciociaria. Come sta rispondendo la popolazione ai divieti?

«Sono in tanti a rispondere in maniera positiva. I ciociari, almeno per quanto riguarda la situazione sulle arterie principali, escono di casa per necessità comprovate, in particolare per motivi di lavoro e di salute. Soprattutto dai controlli effettuati sull'autostrada del Sole abbiamo riscontrato un maggior numero di autodichiarazioni di spostamenti da una regione a un'altra per motivi di salute. Tuttavia non manca qualche persona che prova a fornire motivazioni che si rivelano subito infondate. È capitato, infatti, di multare un uomo che ha dichiarato di essere uscito per andare a vendere una moto, oppure persone che, sostenendo la rottura di un tubo a casa al mare, piuttosto di un intonaco caduto, erano dirette, quindi, nelle seconde abitazioni».

Dall'inizio dell'emergenza Covid-19 quanti controlli avete effettuato?
«I controlli che abbiamo messo e stiamo continuando a mettere in campo sono tanti. Molte le pattuglie in servizio. Anche coloro che svolgono attività burocratiche stanno dando il proprio contributo. Quando è possibile, quindi, metto più agenti in strada per garantire il controllo necessario».

Controlli sulle strade principali, ma anche sulle superstrade e sull'A1...
«I controlli sono diversi e non mancano, come detto, neanche sull'A1. Nella giornata di venerdì scorso abbiamo svolto un posto di controllo lungo l'autostrada del Sole, nell'area di servizio "La Macchia" in direzione Napoli, con l'impiego di numerosi equipaggi della specialità e la collaborazione della Squadra Volante della Questura di Frosinone. Tutto il traffico veicolare è stato convogliato nell'area di servizio e i veicoli in transito sono stati controllati per verificare il rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Coronavirus da parte delle persone trovate a circolare. Ovviamente vengono svolti anche tutti gli altri accertamenti sulla patente di guida, sull'assicurazione, affiancando quindi i controlli di routine».

In vista anche delle festività pasquali rafforzerete ancora di più i controlli? Come vi state organizzando?
«Su indicazione del prefetto e del questore, i controlli saranno ancora più imponenti, proprio per evitare uscite verso località di mare o montagna di eventuali "furbetti" che vorrebbero tentare di eludere i controlli».

Cosa dice o raccomanda ai suoi uomini prima di scendere sulle strade?
«A tutti dico di svolgere con serietà e anche comprensione il servizio. A volte ci rendiamo conto che ci sono casi umani al limite. Lavorare poi in maniera sicura: per dare sicurezza agli altri dobbiamo essere sicuri noi, attenerci quindi alle indicazioni fornite dal ministero della Sanità, della Protezione civile e degli organi tecnici deputati alla protezione. A tutti i miei agenti, a tutto il personale voglio dire grazie per il grande sforzo che quotidianamente mettono in campo. Sotto quella divisa ci sono genitori, figli e stanno facendo il loro meglio per affrontare e contrastare questa emergenza».