La provincia di Frosinone archivia una giornata molto pesante e buia sul fronte della pandemia da coronavirus. Dopo il leggero miglioramento di inizio settimana, culminato con il minimo di 10 nuovi casi registrato nella giornata di giovedì, ieri si è risaliti a 16 e oggi, purtroppo, la curva dei contagi è tornata ad impennarsi toccando quota 21 nuove persone positive al Covid-19. Ma a rabbuiare ancora di più la giornata sono stati i 4 decessi che si sono avuti oggi in Ciociaria.

Si è cominciato con le due anziane morte nella notte tra venerdì e sabato: la prima di Fumone all'ospedale Spaziani di Frosinone, l'altra di Fiuggi al Sant'Andrea di Roma (entrambe erano state in precedenza ospiti della casa di riposo "Hermitage" di Fiuggi. Dalla struttura, dopo il tampone positivo, le due donne sono state trasferite nei due nosocomi ricordati dove, purtroppo, sono decedute). Dopo di loro ha perso la vita anche un uomo di 71 anni, del quale però non è stata resa nota la residenza). E poi, nel tardo pomeriggio, è arrivata anche la notizia della morte dell'Abate di Casamari, Padre Eugenio Romagnuolo, deceduto all'ospedale Spaziani di Frosinone dove era ricoverato da metà marzo. Il religioso aveva 74 anni. 

Tornando ai casi positivi, rispetto a 48 ore fa si registra dunque un brusco rialzo, oltre il doppio; difatti, nella giornata di giovedì erano stati 10 i casi, mentre in quella di ieri 16, oggi, sabato 4 aprile, sono ben 21 come recita il consueto bollettino pomeridiano della Regione Lazio. 

I TOTALI DI POSITIVI E DECESSI IN CIOCIARIA
Stando quindi ai dati ufficializzati dall'assessorato regionale alla Sanità, il totale dei positivi in Ciociaria sale dai 456 di ieri ai 477 di oggi, mentre i decessi arrivano a 39. 8 pazienti sono guariti. 307 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare. Questo pomeriggio, inoltre, è stata effettuata la sanificazione del Pronto Soccorso dell'ospedale "San Benedetto" di Alatri ad opera dei vigili del fuoco. La struttura d'emergenza, dopo la "bonifica" portata a termine da squadre speciali dei "caschi rossi", potrà ora essere nuovamente aperta e potrà riprendere a svolgere la sua indispensabile funzione. 

Come ricordiamo ormai da diversi giorni, per quanto riguarda i contagi, si tratta comunque di stime da valutare, come detto dai maggiori esperti nazionali del settore, almeno su base bisettimanale, in quanto da un giorno all'altro le oscillazioni possono essere molto sensibili, sia in crescita sia in diminuzione.

Anche oggi, inoltre, come accade ormai da settimane, le autorità preposte non hanno fornito alcuna informazione in merito ai comuni di residenza delle nuove persone contagiate o altri dati, è certo solo che, come da prassi, per tutte è stata avviata l'indagine epidemiologica per individuare e mettere in sicurezza tutti coloro che con esse sono venuti in contatto, in modo diretto o indiretto. Solo ai sindaci le Asl comunicano i dati relativi alle persone residenti nel comune affette da Coronavirus, siano esse obbligate alla vigilanza domiciliare o ricoverate in strutture sanitarie. I soggetti legittimati alla ricezione dei dati sono, dunque, comuni, prefetture, forze di polizia e vigili del fuoco

I DECESSI IN CIOCIARIA
Le ultime vittime del Covid-19 in ordine di tempo sono dunque l'abate di Casamari Padre Eugenio Romagnuolo, morto nel tardo pomeriggio di oggi allo Spaziani di Frosinone all'età di 74 anni. Prima di lui, sempre oggi. un'anziana originaria di Fumone ricoverata allo Spaziani, un'altra anziana di Fiuggi deceduta presso il Sant'Andrea di Roma dove era stata trasferita. Entrambe erano due degenti della casa di riposo Hermitage di Fiuggi. Alle due donne si somma anche un'altra vittima, un uomo di 71 anni, di cui però non sono state rese note altre generalità.

La lista delle persone scomparse comprende poi una donna di Pontecorvo di 84 anni ricoverata al San Raffaele, già risultata positiva giorni fa, un uomo di Supino e una donna di 71 anni della quale non è ancora stato reso noto il Comune di residenza. Le altre vittime sono state la fiuggina Pompea Frate e l'anziana donna di Trivigliano. Prima di loro, l'80enne di Ausonia marito della donna di 76 anni deceduta allo Spaziani dove è morto anche lui. Seguono: una persona di Veroli di cui non si hanno le generalità; Gabriele Tersigni, 78 anni di Sora, deceduto allo Spaziani; una donna di 70 anni, un 87enne con patologie pregresse, poi Camillo Doria, 64 anni di Ceprano, e l'80enne deceduto allo Spaziani di Frosinone (la residenza è ancora da accertare).

Poi ci sono: Daniele Raponi, 53 anni di Monte San Giovanni Campano, un 72enne di Ripi che era ricoverato allo Spaziani, una donna di 77 anni di Pontecorvo, un'altra donna di 59 anni ricoverata all'ospedale di Frosinone e un uomo di 68 anni a Cassino. Prima ancora le vittime erano state tre: un 89enne di Sora, ricoverato allo "Spaziani", una 79enne di Terelle morta allo Spallanzani di Roma, e una donna di 86 anni di Arce, ricoverata a Frosinone con patologie pregresse. Le altre vittime in ordine di tempo sono un uomo di 85 anni di Cassino, un'anziana 82enne di Serrone deceduta allo Spaziani; poco prima di lei era deceduto nello stesso ospedale del Capoluogo il professor Gaetano Corvo, di 62 anni, residente a Frosinone.

Il triste elenco comprende poi due uomini entrambi del Cassinate: un 68enne della città martire, con patologie preesistenti, e un 83enne di Piedimonte San Germano. Gli altri decessi: un uomo di 62 anni di Gallinaro proveniente dal San Raffaele e una donna di 78 di Alatri all'ospedale Spaziani, entrambi con pluripatologie pregresse; un 75enne originario di Frosinone ma residente a Ferentino; prima di lui: la coppia di Ceprano, lui 85 anni, lei 79; l'ex finanziere in pensione 63enne di Cassino; il commerciante 54enne di Supino; l'89enne di Cassino; l'81enne molisano morto allo Spallanzani dove era stato trasferito dal San Raffaele di Cassino. 39, dunque, le vittime totali in Ciociaria. Decessi che, come detto prima, fanno parte dei casi totali finora registrati in provincia di Frosinone dall'inizio della pandemia.

I dati sono aggiornati alle ore 22.15 di oggi, sabato 4 aprile 2020.