Un filo sottile unisce la Ciociaria e la Cina. E lo fa nel segno dell'arte e della cultura, linguaggio universale che da sempre riesce a superare i confini ead abbattere le barriere, soprattutto in momenti difficili come questo. Anzi, è proprio in momenti così delicati che i sentimenti di amicizia si rafforzano.

La conferma, piacevolissima è la lettera inviata dalla la Shijiazhuang University dello Hebei all'Accademia di Belle Arti di Frosinone, dove studiano circa trecento ragazzi cinesi. Il segretario del Partito della Scuola Junhua Wang e il presidente Jianiun Liu hanno infatti scritto alla direttrice dell'Accademia Loredana Rea.

«Sebbene la situazione sia grave, è molto importante avere la fiducia; nonostante la missione sia ardua, non si perda la speranza di vittoria. La Cina e l'Italia si trovano alle due estremità della Via della Seta e hanno una lunga e grande amicizia. Nel momento difficile della lotta contro l'epidemia, la Cina e l'Italia hanno scelto di "stare costantemente insieme", sostenersi materialmente, incoraggiarsi spiritualmente e scambiarsi a vicenda le esperienze».

Questo l'incipit della lettera, con citazione di Cicerone e del suo De Amicitia. «Cicerone una volta disse che la migliore ricompensa per l'amicizia è l'amicizia stessa.
E in Cina abbiamo un proverbio che dice "il bene prodotto da una goccia viene contraccambiato con una sorgente"». Parole cariche di significato a cui si aggiunge il sostegno vero, l'aiuto concreto.

«Nel momento di disastro e crisi, la gente dimostra il massimo amore e affetto. Siamo disposti a condividere con la vostra scuola tutte le nostre esperienze e le pratiche per combattere l'epidemia e faremo tutto il possibile per venirvi in aiuto. "Siamo uniti, combattiamo insieme, vinciamo insieme", queste sono le parole scritte sulle cartoline per accogliere i medici cinesi arrivati in Italia, ma credo che sia anche la voce di tutti noi.

Crediamo fermamente che con la solidarietà non ci saranno ostacoli che non si potranno superare.
Non ci sarà inverno che non si potrà passare. Proprio come ha scritto il compositore italiano Puccini nell'opera Turandot, "Dilegua, o notte! Tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All'alba vincerò!"». Nella lettera si ricorda come quest'anno ricorra il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia.

«Sebbene l'epidemia sia pericolosa, non potrebbe impedire al popolo dei due Paesi di unirsi e lavorare insieme. Ci aspettiamo che arrivi presto il momento in cui i popoli dei due Paesi vincano la lotta contro l'epidemia e inaugurino insieme anni pacifici!». Dello stesso tono la risposta della direttrice Loredana Rea.

«In questo periodo complicato per l'Italia, è importante ricevere segni di solidarietà, che permettano di nutrire energie e speranze. La Cina è storicamente legata al nostro Paese da rapporti di amicizia e interscambio culturale – scrive Loredana Rea – rafforzati in questo momento di grande difficoltà da fattivi aiuti per combattere l'emergenza pandemica. La cultura e la formazione hanno un ruolo fondamentale per la costruzione di un futuro differente per l'intera umanità, che da questa prova drammatica ha il dovere di uscire rafforzata.

La nostra Istituzione ha attivato la didattica a distanza per continuare a lavorare e concludere l'anno accademico, nel desiderio dicontribuire conil rispetto delle indicazioni governative al superamento della crisi umanitaria. La condivisione di esperienze è la base per disegnare insieme nuove prospettive esistenziali e L'Italia e la Cina sapranno certo continuare ad alimentare ogni occasione per rinascere insieme. In attesa di tornare alla quotidianità dei nostri impegni, mi faccio portavoce delle intenzioni degli studenti, dei docenti, del personale tecnico e amministrativo, del presidente e del consiglio di amministrazione nell'augurare a tutti voi salute e serenità».