Il sindaco Nicola Ottaviani lo ha dichiarato mercoledì: «Da 10 giorni i nostri tecnici comunali sono all'opera, malgrado l'emergenza sanitaria, per proporre progetti di mobilità alternativa rispetto al trasporto su gomma, per utilizzare il finanziamento del Ministero dei Lavori pubblici. Abbiamo ritenuto, infatti, prioritaria, la possibilità di realizzare nuovi sistemi su rotaia per il Tpl, rispetto all'in troduzione di ulteriori automezzi che, in realtà, sono già previsti nel nuovo appalto del trasporto pubblico locale.

Si sta studiando, infatti, la possibilità di realizzare una monorotaia dedicata allo spostamento dei cittadini dallo Scalo fino a piazzale de Matthaeis, o anche percorrere la strada del raddoppio della rotaia dell'ascensore inclinato, concordando il tutto con il Ministero dei Trasporti. Se le risorse dovessero essere insufficienti, a quel punto si opterebbe per l'ulteriore ampliamento della flotta pubblica, che già risulta totalmente rinnovata e a basso impatto ambientale».

Lo scenario, quindi,è abbastanza chiaro: con i 5, 6 milioni del Mit, rientranti nel "Piano nazionale strategico per la mobilità sostenibile", il Comune intende realizzare o una metropolitana leggera di superficie che colleghi la stazione ferroviaria con piazzale De Matthaeis (passando per via Marittima e via Moro) per alleggerire il traffico sulla principale direttrice urbana, o procedere al raddoppio della rotaia dell'ascensore inclinato o implementare il parco autobus circolante già totalmente a impatto zero.

C'è un'altra ipotesi che è allo studio: quella di realizzare un sistema di scale mobili che, sostanzialmente, dalle pendici della collina nei pressi dell'Itis, porti a piazzale Vittorio Veneto. L'opportunità di un ventaglio così ampio di proposte è offerto dal decreto interministeriale che distribuisce i fondi e che all'articolo 1 parla di destinazione dei soldi al rinnovo degli autobus, ma anche alla realizzazione di infrastrutture.
Tra l'altro, nei richiami normativi delle premesse del decreto, si fa riferimento alla legge di bilancio 2018 che destina risorse per il finanziamento "di progetti sperimentali innovativi di mobilità sostenibile".

L'idea suggestiva di una metropolitana è accarezzata da tempo dall'amministrazione Ottaviani. Suggerita anche dall'Università Sapienza in un recente studio sul tpl di Frosinone legato al bando appena espletato, era una proposta già presente nel programma di primo mandato del sindaco Nicola Ottaviani, improntata a un progetto di sviluppo eco-sostenibile della città che non può non tener conto di forme di mobilità e trasporto alternative e a impatto zero sull'eco-sistema urbano.

L'impostazione filosofica di fondo, infatti, che sta alla base di questa idea, è quella di incentivare e favorire il più possibile il trasporto pubblico urbano, inducendo i cittadini ad usare il meno possibile il mezzo privato per ottenere tre diversi risultati: ridurre l'inquinamento da smog (considerati gli alti livelli di pm10 che ogni anno si registrano a Frosinone); diminuire in maniera drastica il traffico; agevolare una maggiore vivibilità degli spazi urbani. Il tutto è legato, però, a uno studio di fattibilità economica e tecnica che sarà realizzato non appena terminata l'emergenza sanitaria Covid-19.