«Noi italiani possiamo essere anche molto indisciplinati e, a tratti, abitati da un radicato qualunquismo che potrebbe farci apparire privi di amore per la cosa pubblica, esibito, invece, da altri. Allo stesso tempo siamo un popolo estremamente creativo, generoso e pieno di iniziative come dimostriamo puntualmente nei momenti di necessità, quando riscopriamo di poter e saper fare cose che spesso importiamo dall'estero».

È questo lo spirito che anima Christian Bernardi e Silvio Capomazzo, i due wedding planner che hanno trasformato la loro attività "Nuove emozioni" di Esperia in una "sartoria" per realizzare mascherine e donarle gratuitamente.

In questo periodo dell'anno avrebbero dovuto allestire la vetrina di Pasqua e dedicarsi a pieno ritmo alle cerimonie di primavera, matrimoni, comunioni, cresime. Tutto sospeso, così, con una piccola ma efficiente macchina per cucire e dormendo appena due ore a notte, hanno già realizzato ottocento mascherine che hanno distribuito nel territorio, tra le famiglie e gli uffici pubblici, ma anche presso le caserme dei Carabinieri di Pontecorvo ed Esperia, l'ospedale e la Croce Rossa di Formia. E ribadiscono "gratuitamente": non vogliono offerte.

Ovviamente le mascherine in tessuto non tessuto uscite dalle mani di due wedding planner professionisti non potevano che essere glamour, colorate e definite nei dettagli. «I colori ci rendono allegri e ci riscaldano i cuori, in questi giorni tristi  - spiegano - Abbiamo iniziato a produrre mascherine in tnt per cercare di tutelare l'Amore per la vita. Hanno il vantaggio di essere riutilizzabili, in quanto lavabili almeno una decina di volte, sono quindi anche sostenibili per l'ambiente perché utilizzano fibre naturali sostenibili e biodegradabili».

Ad Ausonia, intanto, l'ex sindaco Michele Moschetta dall'inizio dell'emergenza è sceso in campo in prima persona per informare e dare una mano al territorio. In particolare, ieri ha lanciato l'idea per aiutare le attività commerciali chiuse: «Gli amministratori potrebbero dimezzare o ridurre la tassa sui rifiuti che in fondo incide poco sulle casse dei comuni, ma è invece un aiuto concreto per ristoranti e bar che sono fermi»..