Le violenze non conoscevano sosta. Dentro e fuori quell'abitazione che avevano condiviso, anche quando per sottrarsi ai maltrattamenti aveva chiesto ospitalità a suo fratello per mettere fine all'incubo. La parola "fine", però, nella loro storia come denunciato dalla donna ai carabinieri della Compagnia di Cassino non aveva alcun valore. Ma le denunce presentate non sono di certo cadute nel vuoto.

E ieri mattina, i carabinieri della stazione di Cassino hanno tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali (su ordinanza del gip) S.A. di 41 anni di Cassino, già noto per reati legati agli stupefacenti ma anche per furto e resistenza a Pubblico ufficiale.

Il provvedimento
Il provvedimento è scaturito proprio dalla denuncia sporta dalla sua ex convivente.
Violenze, come riferito dalla vittima agli uomini del capitano Ivan Mastromanno, per azioni commesse a partire dalla metà di gennaio. E proseguite almeno fino al 16 marzo.
La donna avrebbe riferito ai militari di essere stata maltrattata, picchiata e sottoposta a continue angherie, di essere stata umiliata e sottomessa a uno stato di sofferenza morale e psichica tanto da indurla a cambiare le abitudini di vita.

L'ultimo grave episodio una decina di giorni fa, quando l'uomo per ritorsione contro il cognato che aveva "osato" ospitare la donna temporaneamente per aiutarla a sottrarsi alle vessazioni, aveva cosparso di benzina l'auto dell'uomo, dandole poi fuoco. La vettura è andata distrutta.