La città saluta Egidio Capogna. Causa un malore al cuore si è spento così ieri mattina a 66 anni nella sua abitazione. Amministratore comunale e già vicesindaco, nel tempo non ha mancato mai l'occasione di spendersi per la sua città. Una militanza costante la sua, la politica come filo conduttore, con tanti anni passati a servizio dei suoi concittadini.

Ha guidato, come segretario, la locale sezione del Partito comunista italiano ricoprendo poi la carica di vicesindaco nel corso del mandato come primo cittadino di Piero Fabrizi. A ricordarlo, amici e bovillensi, affranti per la prematura scomparsa di un uomo apprezzato da tutti per il suo equilibrio e stimato professionista.

«Al lavoro ha saputo unire una passione politica continua, senza tentennamenti.
Lascia un vuoto veramente incolmabile e troppo repentino», così Orlando Cervoni, amministratore locale e provinciale, ha salutato il compagno di tante battaglie. «Amico nel senso pieno della parola e compagno. Perché è stato un compagno vero che ha saputo dividere con gli altri il pane, che è stato il pane buono e sostanzioso delle idee e dei propositi umani».

Un esempio di impegno politico e sociale, la cui scomparsa lascia attonita tutta la città.
Il paese si stringe attorno alla famiglia, la moglie Antonietta, i due figli Dino e Giovanni, i nipoti, il fratello e la madre