Fa accapponare la pelle una lettera comparsa oggi sulla pagina facebook di Marco Tricarico. L'ottico di Ferentino, domiciliato a Supino con la sua famiglia, che ci ha lasciato lo scorso 12 marzo, deceduto nell'ospedale "Spaziani" di Frosinone e risultato positivo al tampone del coronavirus, benché con patologie pregresse.

Di seguito la lettera strappalacrime che proietta il pensiero di tanti cittadini a Marco, un professionista capace, serio e persona d'oro, amato da tanti a Ferentino (e a Supino) dove gestiva da anni in viale Alfonso Bartoli la nota e avviata "Ottica Marco", artefice dell'iniziativa nazionale di successo Affittasi Occhiali.

«Avevo promesso ai miei familiari che il primo giorno dopo la guarigione avrei scritto un post su facebook. Evidentemente, se ho ricevuto tutte queste notifiche e tutti questi bellissimi pensieri, non ce l'ho fatta! Vi osservo tutti da quassù. Certo, tra un cliente e l'altro perché anche qui sono molto impegnato... Prima di continuare volevo comunicarvi che oggi tutti i miei familiari escono ufficialmente dalla quarantena forzata. Sono in buona salute, non hanno sintomi e non sono mai usciti in questi 14 giorni. Hanno sofferto in silenzio, fisicamente da soli e sono ancora increduli. In questi giorni tante voci sono state messe in giro, ho letto tanti commenti e ascoltato tanti audio e nessuno ha ben pensato a come potessero sentirsi i miei cari in un momento così delicato. Non sono mai stato un tipo a cui piace spettegolare e proprio per questo motivo, sentendo e leggendo tutte queste cose, non ho potuto fare a meno di scrivere due righe.

Il mostro (voglio chiamarlo proprio così) è entrato in casa nostra, furtivo e in punta di piedi e mi ha portato via ciò che avevo di più caro: la Vita. - prosegue il post-  A me piaceva vivere la vita, ogni giorno, momento per momento, minuto per minuto, secondo per secondo. Non è una frase di circostanza perché chi mi conosce bene sa quanto amassi vivere e quanto le fossi grato per questo dono. Ho affrontato ogni giorno con il sorriso perché "oggi è un giorno bellissimo". Ed anche se la vita mi ha messo di fronte ad eventi e situazioni difficili il mio carattere, la mia ambizione e il mio sorriso non li ha temuti anzi mi hanno stimolato a vincerli e a superarli. Questa volta però lui ha superato me ed ha vinto.

Elisabetta, Alice e Mattia, non siate tristi - continua- So che il dolore è immenso e indescrivibile, ma io per voi ci sono sempre. Niente e nessuno mi ha mai impedito di starvi vicino, anche quando la mia forza non stava a 12 e di certo non mi allontanerò proprio adesso che avete tanto bisogno di me. Vi ho amati alla follia da sempre. Siete stati voi a darmi forza in questi anni. Alice con il suo sorriso, la sua intraprendenza e la sua ambizione (proprio come me quando ho iniziato); Mattia così "piccolo" ma è sempre stato così grande e ogni giorno me ne ha dato dimostrazione rendendomi fiero di lui (ho visto che hai tagliato l'erba in giardino); Elisabetta la mia compagna di vita da 36 anni, che ho amato, giorno per giorno, sempre di più e continuerò ad amarti. Come recita una delle mie canzoni preferite "è andata com'è andata, la fortuna è di incontrarvi ancora". Le nostre vite si sono fisicamente separate, ma vi ho dato già dimostrazione che io ci sono. Non buttatevi giù, anzi... prendete la vita di petto come vi ho insegnato e rincorrete sempre i vostri sogni! Voi potete. Sarò sempre al vostro fianco per aiutarvi e sostenervi. Con amore. Papà».