Controlli a tappeto sono in corso da questa mattina in tutte le strutture per anziani del territorio provinciale, come del resto anche in tutta Italia. Il motivo risiede nella constatazione che i maggiori focolai di infezione dall'inizio della pandemia hanno riguardato quasi sempre case di cura o di riposo o riabilitative per anziani 

Di qui una lettera che l'Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio ha indirizzato ai Prefetti di tutte le province laziali e a tutti i Comuni al fine di effettuare ispezioni capillari e in ogni angolo del territorio per monitorare la situazione ed individuare per tempo altri possibili focolai nelle strutture per anziani. Tutto ciò in base alle recenti indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità "per la prevenzione e il controllo dell'infezione da Sars-Cov-2 in strutture residenziali sociosanitarie".

Controlli che in Ciociaria hanno già sortito i primi effetti, proprio stamattina, con l'isolamento della Casa di riposo Hermitage di Fiuggi, nella quale sono stati riscontrati 18 casi positivi su un totale di 37 tamponi effettuati. La struttura, su diretta disposizione dell'assessorato regionale alla Sanità, è stata quindi posta sotto quarantena ed è stata avviata immediatamente un'attenta indagine epidemiologica per risalire a tutti i contatti avuti dagli ospiti, dai loro familiari e dagli operatori, contatti diretti e indiretti. Nello stesso tempo si stanno monitorando le condizioni cliniche degli altri ospiti della casa di riposo, come di tutti coloro che vi operano.

Controlli anche a Ceprano, presso l'Ipab e in una casa di riposo privata, sui cui esiti non è stata ancora fornita alcuna indicazione. Ma ispezioni, come detto, sono in corso, ed altre verranno effettuate, in tutte le strutture per anziani.

Ricordiamo che in Ciociaria quello dell'Hermitage di Fiuggi è il terzo caso che investe centri sanitari o di ricovero per persone avanti con l'età. Dall'inizio dell'epidemia si sono infatti registrate altre due situazioni pericolose e tuttora sotto monitoraggio: quella al San Raffaele di Cassino (con 24 casi positivi, fra cui due decessi) e quella all'Ini Città Bianca di Veroli (32 finora i casi positivi accertati ma per fortuna nessun morto).