"Ad Arpino i casi di positività sono diventati tre (fino a ieri erano 2, ndr) ed i tamponi effettuati, anche se fortunatamente risultati negativi, sono ormai decine". A comunicarlo è stato il sindaco del paese di Cicerone Renato Rea. Che poi, con un lungo post sul suo profilo Facebook, ha strigliato i propri concittadini a causa dei comportamenti irresponsabili tenuti da molte, troppe persone. 

LA STRIGLIATA DEL SINDACO
"Cari concittadini, finora - esordisce Rea - ho rimarcato con soddisfazione il rispetto (pur con qualche eccezione) delle indicazioni emanate con i vari DPCM, ordinanze regionali e direttive prefettizie. Però ora non posso fare a meno di notare che c'è una tendenza da parte di molte persone a disattendere quella che è la regola principale, cioè di restare in casa e limitare le uscite solo a stretti motivi di lavoro e salute".

"TANTI SI SONO SCOPERTI ATLETI"
Stiamo verificando in queste ore che ad Arpino molti si sono scoperti passeggiatori, ciclisti e addirittura podisti, e molti che escono di casa più volte (ora per la spesa, ora per la farmacia, ora per portare a spasso il cane, ora per acquistare sigarette o giornali). Tutto ciò non va bene, a prescindere dal fatto che ci sia una legge dello Stato che lo consenta, perché c'è una legge superiore, di carattere etico, che impone di rispettare il prossimo. La libertà di ognuno finisce laddove iniziano i diritti di altri, e continuare a stare fuori casa senza valido motivo di questi tempi è pericoloso per la salute propria e degli altri concittadini".

"TROPPE USCITE IMMOTIVATE"
"Il timore di poter contrarre e/o diffondere il contagio di questo maledetto virus dovrebbe essere un deterrente alle uscite immotivate, e sentir dire che restare in casa è stressante mi lascia molto perplesso, perché di solito lo stress viene dall'attività lavorativa che spesso ci fa desiderare di poter trascorrere più tempo con i nostri cari nel focolare domestico. In questo contesto trovo del tutto inutile parlare di sanificazione del territorio, a meno che non si pensi che spruzzando sostanze igienizzanti all'aria aperta si risolva il problema o peggio ancora si possa liberamente circolare senza più alcun rischio. Questa operazione di "sanificazione" verrà comunque effettuata a cominciare da questa notte in quelli che sono stati i punti di maggiore aggregazione della nostra Città, ma ribadisco che è solo un palliativo inutile se non rispettiamo la regola principale".

"LA PANDEMIA FA PAURA"
"Ho sempre avuto un comportamento rassicurante, perché ritengo che gli allarmismi siano più dannosi del problema che si affronta, ma adesso è arrivato il momento di capire (TUTTI) che questa è una pandemia e che le strutture sanitarie sono chiaramente in difficoltà, perché non si poteva prevedere un impatto così violento del virus sull'intero territorio nazionale.

Se nelle regioni del nord-Italia il fenomeno ha assunto proporzioni drammatiche, anche nel Lazio la situazione è destinata a peggiorare se non facciamo tutti con coscienza la nostra parte. Ad Arpino i casi di positività sono diventati tre ed i tamponi effettuati (anche se fortunatamente sono risultati negativi) sono ormai decine.

Forse nei prossimi giorni verranno emanate dal Governo norme più restrittive per cercare di arginare il problema (cosa poi avvenuta in serata, ndr), ma nessuna norma sarà mai efficace se non viene recepita dalla popolazione. Avremo tempo per le nostre passeggiate a piedi o in bicicletta, per le corse e gli incontri conviviali; dobbiamo solo capire che questo tempo tarderà ad arrivare se i nostri comportamenti non saranno consoni.