Medici di base senza mascherine. L'allarme arriva da uno studio medico associato di Sora dove sono cinque i dottori che stanno fronteggiando l'emergenza coronavirus in prima linea, ma senza le adeguate protezioni. I cinque professionisti si sentono abbandonati perché le loro reiterate richieste dei presidi di protezione non hanno avuto ancora riscontro. E forse nessuno fornirà mai loro le mascherine filtranti. Almeno questo è quanto si sarebbero sentiti rispondere. In queste condizioni i medici di base si sentono "scoperti" perché sono comunque a contatto con molti assistiti (circa 7000 quelli che fanno capo allo studio associato) e, nonostante i ripetuti tentativi, non riescono a reperire le mascherine.

Si augurano vivamente che nei prossimi giorni, con la massiccia fornitura annunciata dal governo, il problema venga risolto. Un'altra faccia dell'emergenza, decisamente bella, non ha tardato a mostrarsi: quella della solidarietà. Sulla pagina www.gofundme.com è partita la campagna: "Aiutiamo la terapia intensiva di Sora". «In questo momento di difficoltà, supportare una realtà importante del nostro territorio come quella del reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santissima Trinità di Sora è una priorità».

Con questo messaggio, carico di speranza, è partita la raccolta fondi lanciata sul web dove viene spiegato che non solo i medici, ma l'intero reparto di anestesia e rianimazione, ha bisogno dell'aiuto di tutti, contribuendo anche con una piccola donazione. Nel post pubblicato viene rimarcato che i posti letto attualmente disponibili per la terapia intensiva hanno bisogno di essere aumentati e alcuni di questi possono essere utilizzati per l'isolamento con possibilità di trattare anche pazienti contagiati dal Covid 19 e con insufficienza respiratoria acuta. Gli organizzatori della raccolta fondi spiegano poi di cosa c'è bisogno.

Le attrezzature necessarie per rafforzare la terapia intensiva comprendono letti di rianimazione, ventilatori polmonari, monitor multiparametrici da rianimazione, pompe infusionali e sistemi di ossigenoterapia ad alti flussi. Il gruppo che ha lanciato l'iniziativa è in stretto contatto con il direttore del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Sora; i fondi raccolti saranno interamente e direttamente devoluti all'ospedale per rafforzare la terapia intensiva. L'invito è: «Aiutiamo i nostri medici e questo reparto in maniera concreta.
Anche la più piccola donazione può fare la differenza».