Sono oltre 10.000 le persone contagiate dal Coronavirus in Italia, di queste 631 sono morte e 1.004 sono guarite. Sono alcuni dei numeri forniti ieri da bollettino della Protezione civile. Rispetto a lunedì i contagi in più sono stati "solo" 529, il che rappresenta un piccolo segnale positivo rispetto ai giorni scorsi che si aggiunge ovviamente agli oltre 1.000 guariti.
In Italia, dall'inizio dell'epidemia, 10.149 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2.
Attualmente i soggetti positivi sono 8.514. I pazienti ricoverati con sintomi sono 5.038; 877 sono in terapia intensiva, mentre 2.599 sono in isolamento domiciliare fiduciario. La Lombardia è la regione che registra più contagi (5.791) seguita dall'Emilia Romagna con 1.533 e dal veneto con 856. Il Lazio ha 116 contagiati.

Durante la conferenza stampa di ieri il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha dato anche alcune cifre dettagliate relative alle morti legate al Coronavirus. «Le 168 nuove vittime non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus», ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa.
Quanto alle fasce d'età delle vittime, il 2% è nella fascia tra 50 e 59 anni, l'8% tra 60 e 69, il 32% tra 70 e 79, il 45% tra 80 e 89 e il 14% oltre i 90 anni. Nelle ultime 24 ore la Protezione civile ha registrato 168 morti legate al coronavirus, di cui 135 in Lombardia.

Insomma, i numeri rimangono pesanti e dunque la situazione dell'Italia è di emergenza.
Da appena 24 ore l'intero territorio nazionale è stato dichiarato zona protetta e gli effetti di questa decisione si vedranno solo tra un paio di giorni. Secondo gli esperti se entro venerdì non si registrerà un a inversione di tendenza delle percentuali di contagio, le misure adottate nelle scorse ore potrebbero essere irrigidite in modo pesante. In pratica seguendo quanto richiesto dai Governatori di Lombardia e Veneto, ossia il blocco totale delle attività nelle due regioni e forse nell'intero Paese. Una sorta di soluzione-Wuhan.

Sempre ieri Borrelli ha annunciato che nelle prossime ore sarà aumentata la dotazione di mascherine: «Ne saranno disponibili fino a un milione al giorno». Il presidente dell'istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha ribadito ancora una volta come i comportamenti individuali siano fondamentali, soprattutto da parte dei giovani. «Se più persone si radunano in spazi stretti e se tra loro c'è una persona positiva, una parte significativa di quel gruppo potrebbe avere sintomi nel giro di 4-7 giorni».