«Voglio rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che in questi giorni sono in prima linea per combattere il Covid-19». L'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato non usa a caso il verbo "combattere". Perché è uno scenario di "guerra" quello che si sta fronteggiando in questo momento.

D'Amato ha fatto il punto della situazione in sede di videoconferenza della task force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl del Lazio. Spiega D'Amato: «Il sistema sta tenendo e ci stiamo attrezzando per ogni scenario». Anche in Ciociaria si sta fronteggiando l'emergenza. Il manager dell'Azienda Sanitaria Locale Stefano Lorusso fa la spola tra Frosinone e Roma, in costante collegamento con il Ministero e la Regione Lazio. Il direttore sanitario Patrizia Magrini coordina l'aspetto operativo, organizzativo e tecnico.

IL RUOLO DELLO SPAZIANI DI FROSINONE

L'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone è in prima linea e lo sarà nei prossimi giorni. Ecco perché sta continuando la riorganizzazione avviata sabato scorso. I sette posti di terapia intensiva sono stati liberati per essere a disposizione dei malati affetti da Coronavirus che dovessero avere bisogno di supporto. Questo ha comportato il trasferimento di cinque pazienti all'ospedale di Alatri e di uno a Sora. Il direttore sanitario dell'ospedale di Frosinone Mauro Vicano è anche il coordinatore di tutti i nosocomi provinciali. Dicevamo del Fabrizio Spaziani. Sono stati ricavati immediatamente sei posti per i malati di Covid-19 nel reparto di malattie infettive. Ma sono venti i posti che possono essere dedicati a chi ne dovesse avere bisogno.

IL RUOLO DEL SAN BENEDETTO DI ALATRI

A Frosinone sospese molte attività ambulatoriali e gli interventi chirurgici non urgenti. Quelli urgenti verranno effettuati ad Alatri, che quindi si sta caratterizzando come una struttura non soltanto di supporto (nella struttura sono stati riattivati sei posti di Terapia intensiva chiusi alcuni anni fa ed è stato riattivato il reparto di Medicina, anch'esso chiuso alcuni anni fa e che ha una trentina di posti letto). La priorità resta quella di allestire più posti possibili per la terapia intensiva. Si sta valutando, per esempio, la disponibilità in due o tre sale di isolamento, che potrebbero essere quindi attivate in questo senso. Inoltre, c'è la possibilità di recuperare una decina di respiratori.

In tutti gli operatori sanitari del Fabrizio Spaziani c'è la consapevolezza dell'importanza, operativa e strategica, del presidio. E infatti sono tutti pronti. La frase di D'Amato risuona forte anche nei corridoi dell'ospedale frusinate: «Il sistema sta tenendo e ci stiamo attrezzando per ogni scenario». Medici, infermieri, operatori, volontari: sono loro la spina dorsale di un sistema che in questo momento rappresenta anche il senso di comunità del Paese.