L'epidemia di Coronavirus sta provocando, tra i tanti effetti negativi, anche un'assurda ed ingiustificata campagna di odio nei confronti delle persone che - positive o negative, sintomatiche o asintomatiche rispetto al virus - si sono messe volontariamente in quarantena domiciliare o sono state obbligate a farlo da parte delle competenti autorità sanitarie. 

Odio che sui social, come purtroppo ben si sa, si amplifica e si trasforma in cattiverie e accuse irripetibili. Sempre ingiustificate nei toni come nella sostanza, nella forma come nei contenuti. Le persone vengono messe alla berlina senza scrupoli e con indicibile violenza verbale, spesso anche senza che con il virus abbiano avuto o abbiano alcun tipo di rapporto. Una vera e propria gogna mediatica. 

Ne sanno qualcosa la commerciante 65enne di Fiuggi (il "Paziente 1" ciociaro) e la giovane figlia, la prima ancora oggi allo Spallanzani in condizioni stabili e buone, la seconda in "osservazione domiciliare" a casa, senza sintomi e in buone condizioni. Ne hanno dovute sentire di tutti i colori, trattate come appestate e untori del terzo millennio. Tanto che la ragazza, Romina, ha chiesto aiuto a Barbara D'Urso e l'altro giorno è stata ospite in diretta Skype del programma "Pomeriggio 5, su Canale 5, in cui ha esternato tutta la propria rabbia per le cattiverie subite sui social. 

Stessa sorte è toccata ad una giovane coppia tornata a Carpineto Romano proveniente da una zona gialla del Nord, anche se molto vicina, come i due hanno detto, al focolaio di Lodi. La coppia, non potendone più di insulti e cattiverie, un'ora fa circa ha pubblicato un video sulla  pagina Facebook della donna (Clara Castellazzi) in cui racconta tutta la propria triste vicenda, rispedendo al mittente ogni accusa e attaccando a testa bassa la stessa popolazione di Carpineto.

I due, va precisato subito, al loro ritorno hanno informato immediatamente il sindaco del paese e le altre autorità, poi si sono chiusi in casa e si sono messi in quarantena volontaria pur stando benissimo e non avendo sintomi di alcun genere. Sono in stretto e costante contatto con le autorità sanitarie senza che nessuno gli abbia detto o prescritto alcunché. Eppure, la campagna di odio nei loro confronti è senza eguali. Di qui il loro accorato sfogo.