Il mercato dell'auto a febbraio perde quasi il 9%. Fa meglio il gruppo Fca che contiene le perdite rispetto a febbraio 2019 perdendo meno del 7% ma i modelli Alfa Romeo prodotti a Cassino si dimostrano essere la zavorra del Gruppo con vendite in calo di quasi il 40%, stesso trend di gennaio e dell'ultimo trimestre 2019.

I numeri della crisi
Andiamo con ordine e vediamo bene le cifre: la Motorizzazione ha immatricolato nel mese di febbraio 2020 162.793 autovetture, con una variazione di -8,80% rispetto a febbraio 2019, durante il quale ne furono immatricolate 178.493. Lo rende noto il ministero dei Trasporti che riporta per Fca 41.300 immatricolazioni di vetture rispetto ai 44.278 di febbraio 2019, con un calo del 6,7%, che si assottiglia al 3,44% prendendo in esame il consuntivo del primo bimestre 2020. Crescono nel mese, in particolare, le vendite del brand Fiat (+4,4%) e Lancia (+2,2%) mentre a febbraio segna il passo la famiglia delle Jeep (-40,3%) e delle Alfa Romeo: anche per le vetture made in Cassino l'emorragia è notevole. Non è un caso che sono già in programma otto giorni di cassa integrazione: ovvero lunedì 9 marzo e poi dal 23 e fino alla fine del mese.
Ad aprile potrebbe andare anche peggio. Oltre alla crisi che attanaglia Alfa ormai da alcuni mesi, adesso si teme anche l'effetto coronavirus. Ieri, commentando il dato fortemente negativo del mercato dell'auto, si è fatto esplicito riferimento al virus proveniente dalla Cina.
«Ma il calo delle vendite in Italia non è necessariamente legato a fattori sanitari, perché le vetture immatricolate in genere vengono ordinate con forte anticipo. Un effetto si è registrato nelle zone rosse e ha riguardato sia l'affluenza di potenziali clienti interessati che la raccolta di ordini». Lo afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.

Cifre che spaventano
E sempre l'analista mette in guardia: «Il 79% dei concessionari ha dichiarato a fine febbraio un basso livello di affluenza nei saloni di vendita. Sul mercato dell'auto  - spiega l'analista - si cominceranno ad avvertire cambiamenti da marzo». Tra i fattori di freno della domanda di auto sicuramente il quadro economico generale (62%) e dalla politica del Governo (37%). Inoltre tra pochi mesi a Cassino dovrebbe uscire fuori produzione la Giulietta e resteranno solo due modelli; per il Levantino bisognerà attendere il 2021. Piove sempre sul bagnato.