Slitta di un mese l'avvio del servizio civile al Comune di Cassino. I 40 ragazzi, divisi in 5 diversi progetti, avrebbero dovuto iniziare a lavorare già dallo scorso 20 febbraio, invece ora si partirà il 20 marzo. Alla base del "caos" la direttiva ministeriale che quest'anno, per la prima volta, ha dato una corsia preferenziale a persone svantaggiate, intese sia dal punto di vista della disabilità che dal punto di vista economico. Questi ragazzi che hanno fatto domanda sono stati inseriti nei vari progetti e all'inizio è stata stilata un'unica graduatoria.

In un secondo momento, la commissione presieduta dal segretario generale Sanzone ha diviso le graduatorie ritenendo in tal modo di rispondere in maniera ancora più adeguata a quelle che sono le direttive ministeriali: una per i ragazzi richiedenti secondo "protocollo", un'altra per le persone svantaggiate secondo i criteri stabiliti dal Ministero. Ma lo sdoppiamento ha prodotto risultati diversi e così alcune persone che in un primo momento risultavano idonee, con la seconda graduatoria sono state tagliate fuori.

Una ragazza con apposita pec ha segnalato l'accaduto all'ufficio nazionale del servizio civile. Dopo poche ore la comunicazione: tutto bloccato fino a nuove direttive. Adesso si apprende che il bando resterà in stand by per un mese. «Siamo dispiaciuti per questo equivoco che non è dipeso dai lavori della commissione ma dal carattere sperimentale del bando» commenta l'assessore alla Coesione sociale, Luigi Maccaro. Il quale respinge al mittente le allusioni di alcuni consiglieri di opposizione su presunte pressioni politiche all'origine del blocco del bando. «Abbiamo sollecitato una risposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri sperando di poter avviare al più presto le attività dei 40 giovani» ha concluso.