Un mese di polemiche ad alta densità. Tutto è iniziato sabato primo febbraio: il giorno in cui, di fatto, il servizio dei parcheggi a pagamento è andato a regime con gli ausiliari autorizzati a multare:dal 13 al 31 gennaio potevano e dovevano fare solo informazione sul nuovo corso, visto che le strisce blu mancavano in città da ben due anni.

Dal primo febbraio, e per le tre settimane a seguire, è stata un'ondata di proteste.
A colpi di hashtag #noinonstrisciamo e di incontri a ripetizione con l'amministrazione comunale e con la società. La Publiparking ha concesso ulteriori agevolazioni ma ha spiegato che l'impianto del bando -che prevede la città divisa in zona A e zona B non può essere messo in discussione.

Lo stesso concetto è stato ribadito anche dal consigliere di opposizione Mario Abbruzzese: «Pur se la società fosse d'accordo a cambiare il bando, non lo si può fare perchè altrimenti altre società potrebbero fare ricorso». In quel consiglio, che si è celebrato lunedì scorso, erano presenti ad ascoltare anche molti esercenti. Avendo capito che i margini per cambiare il bando sono davvero minimi, per non dire nulli, negli ultimi giorni l'atteggiamento è radicalmente cambiato. In primis perchè non c'è stata l'ondata di multe che si immaginava e i cittadini, anzi, sembrano apprezzare il fatto che sia più facile trovare posto anche in centro, e poi perchè la guerra evidentemente non produce nulla di buono e non aiuta ad alzare il fatturato.

Quindi Maurizio Coletta di Confimprese ha subito "sposato" l'idea lanciata dal sindaco: «Dieci minuti li regala il Comune, 20 i commercianti», che possono restituire 40 centesimi a chi dimostra di aver parcheggiato vicino al negozio per fare spesa. Confcommercio ha invece stilato il vademecum nel quale mette in evidenza le novità positive del nuovo servizio.
Dai social è scomparso l'hashtag #noinonstrisciamo e sui marciapiedi niente più lumini.
Cala il sipario, per ora.