Minaccia il marito con un'ascia e poi gli sfascia l'auto a suon di accettate. Una storia incredibile accaduta giovedì pomeriggio nella città ernica. Una lite tra moglie e marito, forse non la prima, che ha rischiato di sfociare in qualcosa di ben più grave. A finire nei guai una signora di cinquantatré anni. Soltanto l'arrivo dei carabinieri della locale stazione diretta dal comandante Giovanni Franzese ha evitato il peggio. Tra le ipotesi dell'aggressione quella della gelosia.

La cronaca
Tra moglie e marito spesso si possono verificare dei dissidi sia per incomprensioni e sia magari dovuti a fattori esterni. E così nell'abitazione verolana la discussione tra la donna e il marito si è, istante dopo istante, alzata di tono. Tanto che la cinquantatreenne molto arrabbiata con il marito è uscita dalla casa e ha preso dal giardino di casa un'ascia, usata dal consorte per tagliare la legna. E ha iniziato a minacciare l'uomo. Quest'ultimo, impaurito ha capito che la situazione si stava mettendo male e ha deciso di dirigersi verso la sua auto parcheggiata poco distante. La signora, però, ormai accecata dalla rabbia e vedendo il marito tentare la fuga, lo ha rincorso e ha pensato bene di colpire l'auto con l'ascia, danneggiandola in più punti.

Sono stati momenti di paura. La donna si è calmata ma soltanto l'arrivo dei carabinieri ha evitato conseguenze ben più serie. I militari, una volta ricostruita la vicenda, l'hanno così denunciata per minaccia e danneggiamento aggravato. Una lite familiare che poteva finire molto male. Con una doppia particolarità: la prima che protagonista dell'aggressione, guardando le statistiche in merito alla violenza tra le mura domestiche, questa volta è stata una donna. E la seconda l'arma usata per impaurire il marito. E cioè un'accetta. Poteva finire veramente male.