Un pullman con circa quaranta studenti Erasmus proveniente dal Nord è arrivato questa notte a Cassino e al momento nessuno dei ragazzi sarebbe stato messo in quarantena o visitato. A rendere nota la notizia sono gli stessi organizzatori della gita che sulla loro pagina facebook provano però a frenare gli allarmismi: "Sono tornati ieri sera gli studenti dal viaggio che vedeva la visita di Venezia, Padova, Bologna, Verona, San Marino.
I ragazzi - spiega l'organizzazione Erasmus Genaration Cassino - sono partiti giovedì sera quando ancora non avevamo notizie dei contagi al Nord Italia. Prima del loro ritorno ci siamo attivati per prendere tutte le precauzioni possibili. Prima di tutto abbiamo provato a chiamare il 1500 che purtroppo domenica sera è risultato sempre occupato. Abbiamo chiamato L'Asl di Frosinone che dopo aver spiegato che il 1500 risulta occupato, ci ha passato il pronto soccorso il quale ci ha consigliato di chiamare il 112 o il 118. Abbiamo chiamato quindi il 112 che ci ha messo subito in contatto con il 118, anche a loro abbiamo spiegato che il 1500 risulta occupato. Il 118 fortunatamente ci ha rassicurato, ci hanno comunicato non c'è motivo di preoccuparsi e di fare controlli all'arrivo a Cassino del bus e che è presto per verificare i sintomi. Ci hanno consigliato di comunicare agli studenti che sono andati in viaggio di uscire di casa il meno possibile e di avere la massima attenzione verso i sintomi. Questa mattina inoltre per un ulteriore prevenzione abbiamo chiamato altre due volte il 1500, risultato entrambe le volte occupato".
Una situazione che però indubbiamente preoccupa soprattutto in ambito universitario. Il presidente di Gioventù Nazionale Luca Quagliozzi quindi mette in guardia: "In questa gita i ragazzi hanno visitato le città di Padova, Venezia e Bologna proprio nei giorni in cui è scoppiato il focolaio del coronavirus. Gli studenti sono quindi preoccupati non solo per la loro salute ma per la salute di tutta l'Università di Cassino".
Il vice segretario di Fratelli d'Italia Gabriele Picano gli fa eco e rivolge un appello all'amministrazione comunale: "Noi come FdI chiediamo al sindaco Salera di emanare l'ordinanza per porre in quarantena queste persone e per far sì che non vi sia un dilagare del contagio nella città di Cassino". Il Comune attende direttive dalla prefettura per mettere in atto qualsiasi tipo di azione e anche dall'Università al momento il rettore Giovanni Betta non comunica alcun provvedimento ad hoc.
Betta: "In questi casi non esiste alcuna iniziativa che può essere presa a livello personale, esistono procedure codificate a livello nazionale. C'è, non a caso, un numero a cui rivolgersi a cui si chiama. In un caso del genere quello che dicono è di andare a casa e di tenere sotto controllo i sintomi. Mi risulta che abbiamo contattato i numeri opportuni".