Si reca al pronto soccorso di Frosinone, dopo essere andato per due volte all'ospedale di Alatri per alcuni controlli, e nell'arco della giornata le sue condizioni si aggravano al punto che nel tardo pomeriggio di giovedì il suo cuore ha cessato di battere.

E così i familiari del trentottenne Mirco Cisbaglia hanno deciso di vederci chiaro. Ieri, seppur distrutti dall'improvvisa e tragica notizia, hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Frosinone. Scattata così l'inchiesta della Procura, a coordinarla il pubblico ministero Adolfo Coletta.

Il ragazzo era molto conosciuto sia a Torre Cajetani, dove da anni si era trasferito con la sua famiglia, ma anche nella vicina Anagni, dove aveva abitato nella zona di Tufano per molto tempo. A conferma del dolore, le centinaia di messaggi di cordoglio dei suoi amici. Il trentottenne lascia la moglie e due figli.

Secondo una prima ricostruzione Mirco mercoledì si era recato per due volte all'ospedale di Alatri per un dolore alla spalla e dopo il secondo consulto era stato dirottato a Frosinone. Al pronto soccorso dello "Spaziani" i sanitari hanno effettuato i primi controlli ma nell'arco di poche ore le sue condizioni si sono aggravate, tanto che nel pomeriggio è stato trasferito d'urgenza al reparto di rianimazione dove poco dopo il suo cuore ha cessato di battere.

Una morte talmente improvvisa che ha devastato i familiari e gli amici. Gli stessi sanitari, vista la dinamica, hanno informato la Procura. Ma l'inchiesta vera e propria è scattata formalmente dopo la denuncia dei familiari e la salma è stata posta sotto sequestro, così come le cartelle cliniche sia di Alatri che di Frosinone. La famiglia di Mirco ha nominato come legali gli avvocati Giuseppe De Luca e Daniele Mieli e un proprio consulente di parte. Questa mattina è stato affidato l'incarico al medico legale Straccamore e alle 10.30 è iniziata l'autopsia che servirà a chiarire sulle cause.