Inchiesta sui voti fantasma, l'ex assessore Fonte presente in aula davanti al gup risponde alle domande. E lo fa con dovizia di particolari, ribattendo alle domande del giudice e del pm. Un'ora, o poco meno, quella necessaria a Igor Fonte per puntellare in aula udienza camerale e quindi a porte chiuse la sua posizione. Poi è stato tutto rinviato al 31 marzo per le discussioni (di pm e difese) sia per l'ex assessore che ha scelto un abbreviato sia per Vincenzo Nacca e Costanza Distaso, chiamati a rispondere di un'ipotesi di falso e violazione della legge elettorale.

La difesa di Igor Fonte rappresentato dagli avvocati Gianluca Ciaraldi e Alessandro Marcucci ha inteso la scelta dell'abbreviato come la strada diretta per arrivare a dimostrate l'innocenza del loro assistito, visto che si è ancora nella fase dell'udienza preliminare dopo una serie infinita di rinvii. Almeno una decina. Pensare di affrontare un processo ordinario, vorrebbe dire poter dimostrare la propria posizione tra diversi anni: ciò continuerebbe a precludere, ad esempio, la possibilità di partecipare alla vita politica. Una scelta, dunque, ponderata su più aspetti.

L'indagine e gli sviluppi
Nell'inchiesta sui presunti brogli elettorali nelle amministrative del 2016 a Cassino, lo ricordiamo, vennero coinvolti il presidente e la segretaria del seggio che "scotta", Vincenzo Nacca e Costanza Distaso chiamati a rispondere di un'ipotesi di falso e violazione della legge elettorale. Agli inizi di marzo anche il candidato non eletto, l'ex assessore Igor Fonte, finì nel faldone.

Gli accertamenti andarono avanti altri due mesi prima della chiusura dell'inchiesta e della fissazione dell'udienza preliminare a maggio del 2018. Da circa due anni, dunque, si è in attesa della definizione dell'udienza preliminare con il proscioglimento delle parti o il rinvio a giudizio che comporterebbe l'apertura di un processo a loro carico. A rappresentare Nacca e Distaso, gli avvocati Antonio Fraioli, Antonio Rauzzino e Benedetto Valerio.