L'hanno rintracciata a Roma, dove si era trasferita temporaneamente, e per lei è scattato l'arresto. A finire nel carcere capitolino di Rebibbia è stata Italia Lovisi, 34 anni originaria della provincia di Salerno ma residente a Marina di Minturno, la quale è stata colpita da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Dovrà scontare due anni, sette mesi e ventisei giorni di reclusione.

A rintracciarla e arrestare la donna, che è stata condannata per i reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, sono stati i carabinieri della stazione di Scauri. La donna fu arrestata, insieme ad altre tre persone (due uomini di Melito e uno di Castelvolturno), nel marzo del 2016 a Melito di Napoli, dai carabinieri della Compagnia di Giugliano e dai colleghi del reggimento Campania. Il quartetto fu sorpreso a spacciare tra le palazzine di Melito di Napoli.

Nel corso del blitz, definito ad "alto impatto", furono sequestrate ventidue stecche di hashish del peso di sessantacinque grammi e mezzo, due dosi di cocaina (un grammo), cinque grammi di crack, e poco meno di mille euro in contanti. I quattro furono sorpreso dagli uomini dell'Arma mentre spacciavano ripartendosi, a rotazione, i compiti di venditore e di vedetta.

Nel settembre del 2016 si svolse il processo con rito abbreviato; i tre uomini furono condannati a tre anni e otto mesi ciascuno, mentre per la donna la sentenza del Gip del Tribunale di Napoli Nord, Fabrizio Finamore, fu di condanna a tre anni, sei mesi e venti giorni, oltre a una sanzione di 15.000 euro di multa. Una condanna espiata in parte e, per questo, lo stesso Tribunale campano ha emesso l'ordinanza di residuo di pena, eseguita dai carabinieri di Scauri.