«No a prese di posizioni a priori, ma prudenza e studio». Interviene così nel dibattito 5G sì, 5G no, con riferimento alla nascente antenna di Capo Barile Nicolia, il presidente dell'ordine dei medici di Frosinone Fabrizio Cristofari. Mentre da Legambiente c'è un'apertura nel segno del progresso e in assenza di dati scientifici certi sulla nocività della tecnologia.
Nella settimana appena conclusa il dibattito è esploso. C'è stata una riunione indetta dal comitato la Forcella, mentre il sindaco Nicola Ottaviani ha inviato sul cantiere una squadra di vigili urbani e ufficio tecnico per valutare gli aspetti urbanistici con particolare riferimento alla realizzazione di una strada sulla quale ora si concentrano le attenzioni dei tecnici.

«Se si può evitare di mettere un'antenna in una zona densamente abitate è sempre preferibile. Peraltro parliamo di una zona di confine che interessa due comuni, anzi quasi tre perché oltre a Frosinone e Torrice c'è anche Arnara. Serve prudenza nell'individuare zone molto densamente abitate. È necessario effettuare rilievi tecnici approfonditi sulle emissioni.
Noi già abbiamo l'inquinamento atmosferico ci manca solo quello elettromagnetico». Intanto per Legambiente il presidente del circolo il Cigno Stefano Ceccarelli è meno netto: «Sulla pericolosità del 5G sappiamo di non sapere e questa situazione continuerà per molti anni. Le incognite sono tante, le evidenze scientifiche solide non permettono di dire che c'è una pericolosità reale. Non sarei così intransigente tenendo conto delle applicazioni del 5G che sono importanti per indirizzare l'economia su percorsi di dematerializzazione e meno impattanti sull'ambiente. Penso all'idea di aiutare l'agricoltura con i droni guidati dal 5G o alle applicazioni in campo domotico in grado di far risparmiare energia e ottimizzare l'uso di dispositivi. A idee di progresso che guardano al passato e molto impattanti su ambiente, il 5G potrà dare risposte interessanti».

E sulla pericolosità del 5G?«Sono radiazioni non ionizzanti -prosegue Ceccarelli - se siamo arrivati al 4G sembra anacronistico fermarsi al 4G. L'intensità del 5G è più bassa, le frequenze non penetrano la pelle. Sull'ubicazione ci vorrebbe un percorso partecipativo.

Il sindaco ha messo le mani avanti sui poteri dei comuni, ciò è vero fino a un certo punto, ma non gli do torto, il discorso è a monte. Non sarei così intransigente in virtù del potenziale del 5G con sviluppi che possono aiutarci molto anche in un futuro vicino. Altrimenti finiamo per dare ragioni a quelli che dicono che gli ambientalisti dicono sempre no. Ci si accusa sempre di voler fermare il progresso, questo tipo di progresso con le applicazioni che la robotica può dare, grazie al 5G, tutto sommato è benvenuto rispetto ad altre idee di progresso».

La polemica politica è solo spostata qualche centinaio di metri più in là rispetto a Capo Barile. A Torrice si litiga. Prima la nota dell'amministrazione in risposta a un intervento del consigliere Alfonso Santangeli, poi la controreplica. Il tutto senza mai nominare l'avversario politico. Il sindaco Mauro Assalti afferma: «Siamo felici che il Comune di Frosinone stia effettuando tutti i controlli sulla rete ed esortiamo, come sempre, grande collaborazione tra i nostri enti. Proprio perché conosciamo le nostre competenze abbiamo richiesto l'intervento del sindaco di Frosinone per motivi precauzionali ribadendo che il nostro interesse unico è preservare la salute dei cittadini. La fase di copertura del 5G non può esserci senza che si sia espletato l'iter di sperimentazione. Rimaniamo ancora una volta basiti dalle dichiarazioni insensate del solito polemico esponente della minoranza che preferisce preoccuparsi di avere le simpatie dei potenti di turno, magari per qualche piccolo strapuntino personale. I torriciani hanno sempre avuto la schiena dritta».

Santangeli risponde così: «Colui che si è beccato un bel lisciabusso dal sindaco di Frosinone ora fa retromarcia a testa bassa tentando di dare ad intendere che aveva capito i termini del problema. Con Nicola Ottaviani c'è un rapporto di amicizia che dura da vent'anni e non si è mai parlato di strapuntini per la semplice ragione che non appartengono alla nostra mentalità. Lo invito ancora una volta a fissare il consiglio comunale, per me sarà un vero piacere confrontarmi con lui».