Dallo scorso 1° gennaio sono tenuti al pagamento del servizio di depurazione anche gli utenti che, pur in assenza di depuratore, sono fruitori del servizio di smaltimento fanghi grazie al collegamento tramite fognatura a un impianto di tipo Imhoff comunale gestito da Acea Ato 5.
Acea Ato 5, in alcuni comuni, ha ricevuto in gestione dalle amministrazioni tali impianti di trattamento dei liquami che mantiene in esercizio facendosi carico dei relativi costi legati al recupero e al corretto smaltimento dei fanghi. La gestione di questi particolari impianti resterà attiva fino a quando non verranno individuati i siti per la costruzione di nuovi impianti di depurazione.

Sono cinque i comuni interessati da tali impianti per un totale di dieci infrastrutture che servono alcune particolari aree e contrade. Si tratta di Fontechiari, Monte San Giovanni Campano, Pescosolido, San Vittore del Lazio e Vicalvi. Nel 2019 Acea Ato 5 ha chiesto all'Autorità d'ambito di essere autorizzata ad applicare la quota di tariffa idrica relativa alla depurazione anche agli utenti allacciati a fognature che recapitano i liquami in tali fosse Imhoff, precisando appunto che per tale servizio la stessa società sosteneva costi relativi alla manutenzione periodica, alla raccolta, trasporto e corretto smaltimento presso strutture autorizzate dei fanghi ed allo svolgimento di periodiche analisi sul flusso in ingresso e al mantenimento dell'area in cui gli impianti Imhoff sono localizzati.

La struttura tecnica dell'Ato ha condiviso le valutazioni del Gestore, autorizzando l'applicazione tariffaria, previa comunicazione a tutti gli interessati che Acea Ato 5 ha trasmesso a fine del 2019. Come noto, infatti, la Corte Costituzionale ha avuto modo di chiarire che la tariffa idrica, articolata in tutte le sue componenti (acquedotto, fognatura e depurazione) ha natura di corrispettivo per le prestazioni rese, ricordando anche che il legislatore ha inteso costruire la tariffa in modo tale da coprire tutti i costi del servizio idrico integrato e che l'utilità particolare che ogni utente ottiene dal servizio dovrà essere pagata per il suo valore economico.

Sono i principi richiamati proprio nella famosa sentenza n. 335 del 2008, con cui il Giudice delle Leggi ha cancellato le previsioni normative, dichiarate incostituzionali, che prevedevano il pagamento della depurazione anche a carico di chi non fosse raggiunto da quel servizio (per assenza di impianti centralizzati di depurazione o perché questi fossero temporaneamente inattivi).

Chi non è servito dalla depurazione, infatti, non è tenuto e non deve pagare per il servizio di cui non gode. Ma la posizione degli utenti allacciati a impianti Imhoff è paragonabile a quella degli utenti allacciati ad impianti di depurazione. Risulta pertanto conseguente l'applicazione di un corrispettivo a sostegno delle spese sostenute che, altrimenti, graverebbero su tutti gli utenti, tranne che su quelli beneficiari servizio.

Va ad ogni modo ricordato che, qualora l'utente attesti di non usufruire del servizio in questione, ma di essersi dotato di un autonomo impianto interno di smaltimento dei reflui, può richiedere la relativa esenzione ad Acea Ato 5, tramite i canali di contatto: Web MyAcea.it; mail commerciale@aceaato5.it o recandosi presso gli uffici commerciali al pubblico di Frosinone o Cassino.

MORATORIA ABUSIVI
A seguito dell'accordo sottoscritto alla presenza del Garante regionale del SII, con Ato 5 e Otuc, Acea Ato 5 ricorda a quanti usufruiscono del servizio idrico integrato ma non risultano censiti, che possono regolarizzare la loro posizione entro il 31 marzo 2020 pagando il solo costo per un nuovo allaccio (circa 100 euro). Per beneficiare della moratoria è sufficiente recarsi agli sportelli di Frosinone o di Cassino.