Non si arrendono. Non si accontentano delle migliorie concesse dalla Publiparking.
Vogliono che venga eliminata la "discriminazione" con la doppia zona e quindi sono pronti a gesti eclatanti. Sono i commercianti di Cassino della zona B, quelli indubbiamente più penalizzati dal nuovo servizio di parcheggi a pagamento. Chi non è residente in tale zona che comprende Corso della Repubblica, viale Dante, piazza Diamare, piazza Labriola, piazza De Gasperi e via De Nicola non ha il diritto a parcheggiare nei 684 stalli del centro: pur avendo sottoscritto un abbonamento è necessario fare il ticket orario. Peraltro maggiorato del 20% rispetto alle altre zone.

Per questo ieri i commercianti sono tornati ad accendere i riflettori sul tema. O meglio: hanno acceso i lumini sugli stalli. Tanto che Corso della Repubblica all'imbrunire sembrava un cimitero. E poi molti negozi hanno esposto il cartello provocatorio con su scritto: «Vendesi attività con ampio parcheggio». Il riferimento ironico, ma neanche tanto, a sottolineare il fatto che oramai in centro non parcheggia più nessuno. «Perchè dovrebbero venire a prendere il caffè da noi quando comodamente possono andare in altri bar dove possono usufruire dell'abbonamento?», si domandano e domandano gli esercenti. E poi spiegano: «Questa zona centrale dovrebbe invece essere valorizzata e non punita perchè certamente gli affitti sono più alti rispetto ad altre zone.

Ma bisogna capire che il problema non è solo di noi commercianti ma di tutta la città.
Noi siamo assolutamente favorevoli alle strisce blu e al reintegro dei 35 ausiliari del traffico.
Non abbiamo nulla contro l'amministrazione ma non possiamo accettare questa discriminazione: si faccia in modo che valga un unico abbonamento, se necessario anche maggiorato, ma dove si possa parcheggiare ovunque. Noi porteremo avanti questa battaglia e non ci arrenderemo fin quando non avremo ascolto perché la situazione è grave».
Altri esercenti del centro lamentano difatti un fatturato in calo di oltre il 50% da quando il primo febbraio è entrato in vigore pieno regime il servizio delle strisce blu. Per questo motivo la prossima settimana è già in programma un'altra manifestazione che prevede con molta probabilità anche se le modalità sono ancora da definire un corteo e la chiusura della famigerata zona B.

I parcheggi a pagamento sono ormai diventati un caso politico e il combinato disposto con Ztl e isola pedonale ha mandato in fibrillazione l'opposizione che ha chiesto un Consiglio ad hoc: con molta probabilità si svolgerà il 24 febbraio. E intanto il consigliere Mario Abbruzzese mette in guardia e in una missiva indirizzata al sindaco Salera spiega: «Sarebbe facile in questo preciso contesto addossare al ripristino delle "strisce blu" la stasi che stiamo vivendo: ma questo fatto, del tutto occasionale, è strettamente collegato con la programmazione e con l'idea che Lei ha in mente per Cassino. È questa programmazione, tutta e solo Sua, che produce la paura per i cittadini, i commercianti, le piccole imprese, gli artigiani che sentono sotto i piedi un terreno troppo friabile per avere fiducia. Va detto che non si tratta di una sorpresa, perché Lei aveva correttamente comunicato in campagna elettore i suoi intendimenti.

Io per esempio sostenni in campagna elettorale che una città aperta e trafficata, con la chiusura della sola piazza Labriola, era segno di un certo benessere, di una quota di moderato ottimismo. Lei prosegue Abbruzzese affermava la teoria opposta, e proponeva un modello "chiuso" di città, con un'isola pedonale ben più ampia che comprendeva il Corso della Repubblica». E ancora «Visto lo smarrimento dei cassinati, possa essere opportuna una serena ma immediata revisione delle sue convinzioni. La invito a riprendere da subito le azioni del Paesc che possono iniettare fiducia nell'economia e miglioramenti della qualità dell'ambiente. Lei ha il dovere di evitare scelte di protesta dei commercianti; sia saggio conclude il consigliere e accetti un confronto costruttivo e concertato su questi temi, prima che la paura si trasformi in disordine. Ragioniamo insieme senza steccati per coordinare la migliore risposta alla paura. Cassino ha bisogno di un sogno e di un sorriso, e siamo noi che dobbiamo aiutarla».