La domenica ecologica è stato il giorno del trentacinquesimo sforamento. L'indomani Frosinone Scalo aveva già bruciato il bonus e toccato le 36 giornate oltre il limite dei 50 microgrammi per metro cubo. Per legge tale limite non andrebbe superato e, se lo si supera, scattano le misure obbligatorie previste dal piano regionale di risanamento della qualità dell'aria. Ora la centralina Arpa di via Puccini con i 72 microgrammi per metro cubo di martedì, ultimo dato disponibile, è a 37 giorni oltre il limite. Il dato di quest'anno, a testimonianza di un 2020 iniziato all'insegna di elevate concentrazioni di polveri sottili, è il peggiore dal 2011.

Il trentaseiesimo sforamento dei limiti al 10 febbraio di quest'anno è il più veloce dopo il 7 febbraio del 2006, l'anno del record negativo con 140 violazioni, l'8 febbraio della stagione successiva e, appunto, il 9 febbraio del 2011. Una situazione così nera per l'inquinamento non la si vedeva da molto tempo a questa parte dunque. Lo scorso anno il trentasesiesimo sforamento era stato raggiunto il 19 febbraio, mentre nel 2017 il 16 febbraio. I due anni migliori sonoinvece vicinie sono il 2016 quando lo sforamento numero 36 è stato raggiunto il 26 ottobre e il 2018 quando la data X fu raggiunta il 10 marzo.

L'andamento dimostra come è soprattutto nei mesi più freddi dell'anno che si concentra il problema delle polveri sottili. Di solito, dunque, già a febbraio si supera la soglia di 35.
Certo il record del 2006 con 36 giornate oltre i limiti nelle prime 38 giornate d'inizio d'anno è stato scongiurato. Anche se i 37 sforamenti nei primi 42 giorni del 2020 sono un dato allarmante per la qualità dell'aria che abbiamo respirato in questo primo mese e mezzo dell'anno. Per questo il tema, a differenza del passato, è stato molto sentito e ha suscitato diverse prese di posizione.

Pure la Provincia ha deciso di coinvolgere più comuni per una giornata ecologica collettiva che ha interessato, domenica, sette centri: Frosinone, Alatri, Anagni, Cassino, Ceccano, Ferentino e Sora. Al di là del fatto che cinque su sette hanno superato i limiti (gli unici a nonfarlo Alatrie Anagni),è stato un primo segnale da dare ai cittadini per una presa di coscienza più consapevole del problema dell'inquinamento da polveri sottili con tutte le conseguenze, soprattutto dal punto di vista sanitario. Ora il prossimo passo da compiere è coinvolgere anche le altre cinquantaquattro amministrazioni in fascia 1, la più inquinata secondo il piano regionale di risanamento della qualità dell'aria, obbligate anche loro ad adottare provvedimenti di contenimento delle emissioni inquinanti.

Tra l'altro in fascia 1 ci sono realtà di importanti di mensioni quali Arpino, Boville Ernica, Ceprano, Monte San Giovanni Campano, Isola del Liri, Paliano, Pontecorvo, Roccasecca e Veroli, al momento non coinvolte. La situazione dello Scalo non è molto diversa da quella degli altri centri della provincia. La dimostrazione sono i dati e le stime dell'Arpa nonché i valori registrati dalle centraline dei Medici di famiglia per l'ambiente dislocate in diversi comuni del territorio, tra cui Sora, che, invece, non è monitorata dall'agenzia regionale di protezione dell'ambiente. Restando alle cifre dell'Arpa Frosinone Scalo, dunque, ha 37 superamenti da inizio anno, Ceccano 33 (ma con sei giorni non monitorati, per cui il dato è sottostimato), Cassino 32, che sono i più prossimi a raggiungere il bonus.

Più staccati, per ora, ci sono Ferentino con 26, Alatri con 21 e Frosinone viale Mazzini con 17.
Quindi Fontechiari a zero e Anagni a 1. Ma Anagni merita un discorso a parte perché i dati del monitoraggio non coincidono con le stime dell'Arpa e con i dati dell'Ancler, che ha registrato decine di sforamenti in vari punti della città. Sul fronte Ancler, alla villa comunale di Frosinone finora si sono registrati 38 superamenti con un top di 247 il 1° febbraio, al centro storico in via XX settembre gli sforamenti sono 24 con un massimo di 111 sempre il primo di questo mese, in via Fosse Ardeatine 25 superamenti su 31 a gennaio e 5 su soli 7 giorni monitorati a febbraio per un parziale di 30, alla Calvosa 37 sforamenti e un massimo di 160 il 1° febbraio, alla De Luca 28 violazioni dal 10 gennaio con una punta di 180, alla Pietrobono, in un punto non distante dalla centralina Arpa di via Puccini, 36 giornate oltre i limiti (ma con due senza dati) e un record di 238, a corso Lazio 38 con un picco di 205 il 4 gennaio.

A Sora l'Ancler segna 37 superamenti con un massimo di 150 il 4 gennaio, a Cassino 37 con una punta di 227 sempre il 4 gennaio, ad Anagni a Paduni 34 con un record di 123 il 1° febbraio, a Osteria della fontana 36 con un massimo di 194 il 1° febbraio, a Borgo San Francesco 30 con un picco di 131 il 18 gennaio, in via Vittorio Emanuele 16 con un massimo di 98, a Supino in via la Mola 35 con una punta di 144 il 4 gennaio, a Patrica 36 con un top di 132 il 4 gennaio, a Sgurgola 26 con un top di 106, a Pofi con 37 e un massimo di 161, e a Piedimonte San Germano 33 con una punta di 199 il 4 gennaio.