Fermo produttivo a partire da oggi nello stabilimento Reno De Medici di Villa Santa Lucia, a seguito del sequestro del depuratore di proprietà del Consorzio Industriale del Lazio meridionale.
Questo quanto emerso dalla riunione sindacale che si è tenuta nella sede di Unindustria Frosinone tra i vertici della Reno De Medici di Villa Santa Lucia, le Rsu di stabilimento e le segreterie della Slc Cgil e Fistel Cisl.

Una situazione che preoccupa le sigle sindacali: l'azienda occupa oltre 300 dipendenti. «Ad aggravare ulteriormente la situazione generale  - spiegano proprio i sindacati - è la sospensione di tutti gli interventi previsti e programmati nello stabilimento di Villa S. Lucia. Inoltre il perdurare del fermo produttivo e del vincolo imposto dall'autorità giudiziaria, potrebbe portare l'azienda, come dalla stessa dichiarato, a scelte drastiche».

I segretari provinciali Patrizia Fieri (Slc Cgil) e Pasquale Legnante Fistel Cisl) hanno espresso grande preoccupazione per la salvaguardia dello stabilimento Reno De Medici. Per questo le sigle di categoria si sono attivate per richiedere una convocazione urgente con tutte le parti interessate da svolgersi in prefettura: «allo scopo di trovare una tempestiva soluzione che tenga conto della tutela ambientale e occupazionale».

Lo ricordiamo, i sigilli al depuratore sono stati apposti in via preventiva da parte dei carabinieri forestali di Frosinone e dalla polizia provinciale. Gli inquirenti sostengono che l'impianto di depurazione fosse gestito senza la dovuta Aia. Inoltre nelle acque sono state rilevate, sempre in base alle indagini, tracce di zinco e materiale ferrosi.