In primo grado cinque dei sei coinvolti nell'inchiesta antiusura dei carabinieri erano stati condannati a 18 anni e 6 mesi (in tutto) di reclusione. Perché, lo ricordiamo, Silvana Spada era stata assolta già in primo grado. Ed era stata disposta la restituzione anche di soldi e telefonini, rigettando la richiesta di sequestro dei beni. Ieri la sentenza d'appello ha ridotto seppur di poco le pene per tre dei cinque coinvolti, facendo così "risparmiare" (in tutto) un anno di reclusione.

Confermati anche in secondo grado cinque anni e sei mesi di reclusione per Giuseppe Sardelli; tre per Maurizio Sardelli. Ridotta la pena da sei anni a cinque e otto mesi per Massimo Morra, condannato anche al pagamento di 1.500 euro di multa; da due anni a uno e 8 mesi (e 4.000 di multa) per Gerardo Bottiglieri e per Gianluca Russo, pene sospese.

Gli imputati, difesi dagli avvocati Emanuele Carbone, Angelo Pollino e Mariano Giuliano, Gianrico Ranaldi erano stati già tutti assolti in primo grado per il capo d'imputazione relativo al presunto prestito di 8.000 euro ma condannati a pagare (in varia misura) oltre 17.000 euro di multa. Russo, lo ricordiamo, era stato assolto anche dal contestato episodio di usura. Il pm De Franco, sempre in primo grado, aveva ricostruito il quadro accusatorio, dettagliando incontri, puntato il dito sulle minacce, sulla restituzione dei soldi e sul contestato uso delle armi, così come ricostruito dai carabinieri. E aveva chiesto, in tutto, 38 anni di reclusione oltre al pagamento di 70.000 euro di multa.

L'inchiesta
L'operazione, lo ricordiamo, era nata da un episodio incendiario del marzo del 2016 (ai danni di un'attività di produzione di materassi, nell'hinterland della città martire). Dall'attività certosina dell'Arma sarebbe, poi, spuntato un altro filone: quello di un presunto giro di estorsione ai danni, prima di tutto, di commercianti in difficoltà. Sei i coinvolti (diversi di Pontecorvo) che avevano mantenuto posizioni diverse. Una ricostruzione capillare su spostamenti, incontri e rapporti personali. Poi la richiesta di domiciliari e, anche dopo il Riesame, una forte diversificazione tra le differenti posizioni.