Il vento forte ha portato via le polveri sottili. Dopo giorni e giorni di concentrazioni di pm10 oltre i limiti, le raffiche di vento degli ultimi giorni hanno offerto un po' di respiro ai polmoni di frusinati e ciociari. Mercoledì, l'ultimo giorno monitorato dall'Arpa, Frosinone Scalo ha avuto una concentrazione di 2 microgrammi per metro cubo, il minimo dell'a nno in corso e anche di quello precedente, quando al massimo si era toccata la soglia di 3 microgrammi per metro cubo, il 3 novembre 2019. Negli ultimi tre giorni lo Scalo ha avuto una concentrazione di 63 (quindi fuori norma), 43 e appunto 2. In viale Mazzini 36, 39 e 7.

Decisivo il forte vento degli ultimi giorni, dunque. Mercoledì, a Frosinone, secondo i dati dell'ufficio meteo comunale, la media del vento è stata di 8,9 chilometri orari con una raffica massima di 41, ieri, invece, la media è stata più bassa, attestatasi a 6,6, con un picco di 61 chilometri orari. Anche la direzione del vento è mutata, da Ponente a Scirocco. Mercoledì polveri sottili ai minimi anche a Ceccano con 14, Ferentino con 6, Anagni e Alatri con 4, Fontechiari con 5 e Cassino con 10. Gli sforamenti totali da inizio anno sono 32 allo Scalo, 30 a Ceccano, dove però per quattro gironi consecutivi i dati non sono stati contati, e 28 a Cassino che, a grandi passi, si avvicinano a bruciare il bonus delle 35 giornate oltre i limiti, il massimo consentito dall'attuale legislazione.

Notevoli anche i 22 superamenti di Ferentino, i 21 di Alatri e i 16 di viale Mazzini. Anche i dati Ancler certificano l'abbassamento delle concentrazioni: alla villa comunale mercoledì la media è stata di 2, mentre fino a ieri sera eravamo a 7 con un picco di 106 intorno alle 18; a Madonna della Neve 1 e 9 e una punta di 108 alle 18.42, in via Puccini 1 e 8 e un picco di 59 alle 19.12, a corso Lazio 1 e 8 e un massimo di 93 alle 17.51, in via XX settembre, al centro storico, ad Anagni 0 e 2 e in via Casale Ricci (zona aeroporto) 1 e 7. Ad Anagni in via Vittorio Emanuele 3 e 5, ad Osteria della Fontana 4 e 10; a Sora in via Tombe 1 e 3; a Piedimonte San Germano, piazza Municipio 3 e 8; a Cassino, via Pagano 5 e 7; a Castro dei Volsci 3 e 7; a Pofi 4 e 6; a Supino, in via Selce 2 e 14.

Con numeri certamente migliori di quelli di una settimana fa i sette centri che hanno aderito alla domenica ecologica intercomunale si preparano a fermare le auto tutte insieme nelle stesse ore, confidando in un effetto positivo generalizzato. Frosinone, Alatri, Anagni, Cassino, Ceccano, Ferentino e Sora, sette dei sessanta comuni ciociari inseriti in fascia 1, quella più inquinata, nel piano regionale di risanamento della qualità dell'aria, così come aggiornato su questo punto, ma anche gli unici chiamati in causa, hanno aderito all'invito della Provincia. Tra le iniziative previste, come ricordato nell'ordinanza del comune di Ceccano, firmata dal sub-commissario Stefania Galella, anche l'istituzione di «una serie di iniziative per sensibilizzare cittadini e istituzioni al rispetto delle leggi in materia ambientale, installando nella piazza principale di ciascun Comune un gazebo informativo a cura dell'Apef».

Lo stop nei sette comuni che hanno aderito al blocco collettivo scatterà simultaneamente alle 8 e terminerà alle 18. Oltre a decretare lo stop ai veicoli, sarà anche necessario che tutti i Comuni intervengano per far rispettare l'ordinanza, sanzionando gli eventuali trasgressori, cosa non sempre accaduta, visto che le amministrazioni spesso e volentieri si limitano a fare prevenzione, dissuadendo l'ingresso ai varchi. Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani afferma: «La domenica ecologica intercomunale che si terrà nel prossimo fine settimana può costituire un importante momento di crescita per una sensibilità comune verso l'ambiente e, soprattutto, verso il diritto alla salute, da parte dei cittadini che vivono all'interno di un bacino demografico che investe non solo il capoluogo, ma circa 100.000 residenti.

Se le correnti aeree, come dimostra la fisica, si spostano ben oltre il perimetro di un singolo comune, allora non ha senso l'adozione di provvedimenti per contenere le emissioni in atmosfera, come il controllo delle caldaie e dei camini o il blocco della circolazione stradale, laddove è solo un singolo comune ad intervenire. Viceversa, quando si ha a che fare con interessi pubblici che riguardano l'intera popolazione, siamo tutti chiamati a piccoli sacrifici per assicurare un futuro dignitoso a chi verrà dopo di noi, siano essi figli, nipoti o solo semplici conoscenti».