Ormai è il sussidio, e ovviamente i beneficiari, ad essere nel mirino delle forze dell'ordine. E così, dopo i casi scoperti di furbetti nella vicina città di Ferentino, dopo i numerosi casi in ambito nazionale, ora a finire sotto osservazione sono i residenti della città dei papi, circa 350, che da un anno stanno godendo del sussidio del Reddito di cittadinanza. Ovviamente si tratta di una normale fase di accertamento, ma sugli sviluppi bocche cucite.

La verifica
Nei giorni scorsi gli uffici degli enti anagnini interessati dalle procedure di verifica ed assegnazione del Reddito di cittadinanza sono stati visitati da agenti della polizia provenienti da Roma, indirizzati ad Anagni su specifica delega. La scoperta dei numerosi furbetti che spuntano come funghi dalle verifiche in atto, consigliano a chi di dovere di non lasciare nulla al caso, e pare che spiate e lettere anonime stiano dando una mano a scoprire situazioni imbarazzanti.

Una iniziativa, va ricordato, promossa dal governo che aveva promosso l'iniziativa un anno fa. Tra i requisiti, è specificato che non si può "Possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro". Ebbene, pare che discordanze su quei valori abbiano spinto gli investigatori a puntare il dito su numerosi soggetti residenti nella città dei papi.

Dopo la scrematura effettuata sulle domande presentate, il Reddito di cittadinanza è stato riconosciuto a circa 350 residenti in Anagni, in buon numero di origine straniera: sembra che numerose persone, attive come collaboratrici domestiche, svolgano servizi senza la necessaria copertura assicurativa pienamente consapevoli della loro posizione, addirittura condizione richiesta dalle stesse.

Incassare oltre 100 euro al giorno con tariffe orario d'uso comune, ed aggiungere alla somma l'importo erogato dallo Stato, fanno una bella cifra. A volte, però, i conti non tornano, ed in questo caso l'oste è rappresentato dagli agenti della Digos della Capitale. Le indagini sarebbero a buon punto e c'è attesa per le conclusioni ed i conseguenti provvedimenti.