«È ora di far sentire forte la nostra voce affinché la superstrada Cassino-Formia sia messa finalmente in sicurezza e affinché da parte degli automobilisti e di tutti i guidatori ci sia maggiore attenzione e sensibilità nei confronti della necessità di rispettare il codice della strada».
Sono le parole di Christian Vizzaccaro, il giovane di Ausonia che ha dato vita alla petizione on-line "Strada Regionale 630 Cassino - Formia, la strada della morte", all'indomani dell'ultimo incidente stradale che, in territorio di Spigno Saturnia, mercoledì scorso è costato la vita a Jlenia Macari, la quarantaseienne di Badia di Esperia.
Proprio ieri mattina si sono svolti i solenni funerali nella chiesa di San Pietro Apostolo di Esperia inferiore, che non è bastata a contenere le migliaia di persone che hanno voluto partecipare alla solenne cerimonia eucaristica celebrata da Padre Bruno Palazzo per salutare Jlenia. «Una donna straordinaria, un'amica che mancherà a tutti coloro che l'hanno conosciuta», le parole rotte dalla commozione pronunciate dall'altare da un amico d'infanzia di Jlenia, che hanno toccato l'anima di tutti i presenti.
Straziata la famiglia, che nel 1995 perse anche il fratello di Jlenia, Eddy, all'epoca appena venticinquenne, anch'egli morto in seguito ad un incidente stradale sulla Cassino-Formia, all'altezza di San Giorgio. La piazza, al passaggio del triste feretro, è stata letteralmente invasa da palloncini rossi che sono stati liberati in aria in omaggio della quarantaseienne. Rossi come il sangue versato di Jlenia, rossi come il sangue di cui è macchiata la superstrada Cassino-Formia. Rossi forse nella speranza della resurrezione cristiana ad una vita migliore.
L'iniziativa
La petizione, intanto, sta raggiungendo tutte le famiglie, gli angoli del territorio. E Christian Vizzaccaro annuncia che presto l'iniziativa potrebbe diventare anche "cartacea" e scendere nelle piazze, tra la gente, per facilitare la raccolta delle sottoscrizioni. Intanto diversi giovani e non solo lo hanno contattato per mettersi a disposizione della causa. E le firme sono già centinaia.
«Stiamo creando una squadra - ha spiegato Christian Vizzaccaro - che coinvolge cittadini, residenti e non, nei diversi paesi attraversati dalla superstrada Cassino-Formia. A questo proposito stiamo valutando di organizzare un incontro con le istituzioni e le associazioni del territorio ma non vogliamo il "cappello" di nessuna forza politica. Qui siamo di fronte ad una vera e propria emergenza - ha sottolineato Vizzaccaro - pertanto rifiuteremo strumentalizzazioni di ogni sorta. L'unico obiettivo è quello di essere operativi per accendere i riflettori sulle criticità della 630 e per diffondere le pratiche della buona guida soprattutto tra i giovani e i giovanissimi».
Christian Vizzaccaro ha perso non molti mesi fa un amico lungo la superstrada Cassino-Formia, Salvatore Ubertani, ventisette anni, della frazione di Selvacava di Ausonia, scomparso poco prima di Natale. «Una persona buona, che ci manca», racconta commosso Christian, poi fa un elenco mostruoso delle vittime della 630, i cui nomi ricorda a memoria. Tanti sono di Ausonia, che ha pagato un tributo altissimo alla "strada killer": Delfino Pontarelli, Angelo Zallo, Umberto Zegarelli, Enzo Barile. E non si dimentichino i feriti che hanno trascorso mesi tra ospedale e convalescenza con conseguenze spesso gravi.
«Dobbiamo continuare a piangere fratelli, padri e amici prima che qualcuno faccia qualcosa? Guidare in sicurezza è un nostro diritto, nulla di più. Chiediamo a tutta la comunità di firmare questa petizione, facciamoci sentire e facciamo in modo che qualcuno senta la nostra voce e i nostri pianti ormai esausti» l'appello di Christian Vizzaccaro.