Una riunione di condominio tutt'altro che propositiva quella che ieri mattina a Cassino, nella popolosa zona di San Bartolomeo, ha portato al coinvolgimento in una rissa di ben sei persone. Due delle quali finite in ospedale dopo essere state colpite con un bastone in ferro, simile a una spranga.

Una scena surreale, che da un lato ha fatto balenare nella mente di molti la scena grottesca di "Fantozzi subisce ancora", con la celebre scena della riunione di condominio degenerata a suon di bastonate, urla, parolacce e cattiverie reciproche. E con un Paolo Villaggio pronto a raggiungere l'assemblea - "la terrificante riunione trimestrale" - con lo stesso spirito con il quale si va in guerra.

Come nella pellicola di Parenti, ieri sono spuntate davvero le mazze. Ma di ferro. E ai veleni, forse proprio tra la richiesta di una rata non pagata e di una somma sospesa, sono seguite botte da orbi. Non è ben chiaro cosa abbia realmente fatto da detonatore a vecchie ruggini sedimentate. Ma, in base a quanto ricostruito dai carabinieri del Norm della Compagnia di Cassino - agli ordini del capitano Mastromanno e del tenente Di Mario - la discussione sarebbe degenerata poco dopo le 11, in una delle palazzine che affacciano proprio su piazza Vigili del Fuoco.

Una parola di troppo, una frase mal recepita. E la discussione è diventata feroce. Dalle parole si è passati ai fatti: urla, minacce e spintoni. Poi un pugno in pieno volto. Quindi, qualcuno avrebbe tirato fuori due bastoni in ferro, simili a spranghe. Non è ben chiaro se le due spranghe fossero già nel locale dove si stava tenendo la riunione o se siano state portate in un secondo momento, per regolare l'offesa. L'unica certezza sono stati il parapiglia registrato e i due feriti.

Uno con una ferita importante alla testa - quello ritenuto più grave dai medici - l'altro con una lesione a una gamba. Sei, in tutto, le persone coinvolte le cui posizioni restano al vaglio dei militari che stanno mettendo insieme ogni elemento: al loro arrivo, sebbene repentino, la zuffa era ormai placata. Sul campo, i feriti visitati poi dal personale medico e le tante recriminazioni personali a infervorare - e non poco - ancora gli animi. Saranno le indagini dei carabinieri, ora, a chiarire ogni cosa. E a stabilire possibili misure nei confronti dei coinvolti: quattro le persone denunciate (tre uomini e una donna) ma le posizioni restano tutte al vaglio.