L'incubo Coronavirus si materializza anche in Italia. Due turisti cinesi sono stati ricoverati, nelle ore scorse, all'ospedale "Spallanzani" di Roma in quanto manifestavano i sintomi del temibile virus cinese. 

"Nessun collegamento però con Cassino e il suo ospedale - ci ha spiegato il direttore generale della Asl Stefano Lorusso - notizia che è stata erroneamente diffusa in serata (non dalla nostra testata, ndr). I due turisti cinesi, infatti, facevano parte di una comitiva che da giorni stava visitando l'Italia ma dalla quale si erano separati già da tempo. Comitiva che poi, fra le varie tappe, è arrivata anche a Sorrento e da lì questa notte si sarebbe dovuta fermare a Cassino.

Dove però - chiarisce ancora Lorusso - non è mai arrivata. Infatti, appena avuta notizia dei due casi sospetti, le autorità sanitarie e militari italiane si sono messe in moto ed hanno rintracciato il pullman a bordo del quale si trovava la comitiva (20 persone fra cui l'autista italiano) della quale fino ad alcuni giorni fa avevano fatto parte i due cinesi ricoverati allo Spallanzani. 

Avvisati che il pullman era sull'A1 diretto a Cassino - prosegue il direttore generale della Asl - insieme alla polizia mi sono recato personalmente al casello di Cassino. Qui l'autobus è stato fermato e insieme agli agenti di polizia "consigliato" di riprendere la marcia verso Roma per accompagnare la comitiva, a scopo precauzionale, allo stesso Spalanzani per i controlli del caso, essendo stati i turisti che erano giunti al nostro casello a contatto con i due ricoverati con sintomi sospetti all'ospedale capitolino. Cosa che i responsabili della gita hanno fatto continuando quindi la loro corsa alla volta della Capitale, e non più di Cassino, scortati dalle volanti della polizia. 

Voglio quindi tranquillizzare la popolazione ciociara sul fatto che la comitiva di turisti cinesi entrati in contatto con i due casi sospetti tuttora allo Spallanzani non è mai arrivata a Cassino, né, tanto meno, nell'ospedale "Santa Scolastica". Ma, come detto, è stata intercettata al casello A1 e dirottata a Roma. Di fatto - ha concluso Lorusso - in accordo con l'Assessorato regionale alla sanità e con lo Spallanzani di Roma, la Direzione Generale e Sanitaria stessa con il Direttore DEA ha accompagnato il pullman scortato dalle forze dell'ordine fino all'ospedale romano. Nessuno del gruppo presenta alcun sintomo. Nessun contatto né permanenza sul territorio della provincia. Nessun allarme per i nostri concittadini. Si tratta di controlli precauzionali, che si svolgeranno presso lo Spallanzani, dove tutto il gruppo turistico, unitamente all'autista italiano del pullman, sono ospitati all'Istituto romano da questa notte, per il tempo necessario ai controlli di sorveglianza.