La zona di Frosinone scalo torna ad essere oggetto di lamentele: «Non possiamo uscire di casa - lamentano i residenti del posto - Per la pericolosità, visto che davanti alle nostre case, a pochi metri dalle nostre finestre, transitano tir enormi che viaggiano a grande velocità. Viviamo nell'inquinamento continuo da gas di scarico, impossibilitati a camminare a piedi sulla nostra strada».

Non è la prima lamentela che interessa la zona: già nel 2015, l'Aifvs onlus, Associazione italiana familiari e vittime della strada di Frosinone, aveva inviato una lettera al sindaco Nicola Ottaviani per segnalare la pericolosità della strada in via Madonna delle rose, ex via Valle Fioretta, e la necessità di apporre dossi rallentatori per evitare incidenti.
«Dopo aver scritto una petizione al Comune di Frosinone  - si legge -  ed essersi rivolte in più occasioni alla polizia locale, alcune residenti si sono rivolte alla nostra associazione, nella speranza che un nostro interessamento possa servire da sprone».

Un tratto particolarmente pericoloso, avevano già precisato: «Il traffico, specialmente in alcune ore, è impressionante e quando, soprattutto nelle ore serali, la strada è poco trafficata, diventa ancora più pericolosa per l'elevata velocità che gli automezzi, anche pesanti, raggiungono, nonostante i cartelli di limitazione della velocità». Anche in quella occasione si chiedeva l'installazione di dossi rallentatori: iniziativa già intrapresa in diversi punti della città, indispensabile anche in via Madonna delle rose, i cui residenti sono «costretti, tra l'altro, se non vogliono e/o non possono utilizzare mezzi privati, a percorrere quel tratto di strada così pericoloso a piedi, in assenza di un servizio di trasporto pubblico efficiente. Necessità a cui, oggi, si aggiunge inevitabilmente anche quella impellente dell'inquinamento».