Imprenditore agricolo di Ferentino, M.A., 45 anni, accusato di spendita di denaro falso finisce davanti al giudice del tribunale di Velletri. Tutto inizia quando, rifornendosi in una farmacia agricola di Velletri, ben assortita del materiale di cui necessita per la sua azienda agricola, si scopre che i pagamenti da lui effettuati, con banconote da 50 euro, non vanno a buon fine perché il denaro risulta essere falso. In un episodio, mentre lascia l'attività commerciale dove ha comprato diserbanti, viene rincorso dal titolare perché le banconote non passano alla macchinetta.

Mentre viene raggiunto dal commerciante transita una pattuglia che, capendo che stava accadendo qualcosa di strano, blocca il quarantacinquenne. Il ferentinate respinge subito le accuse e si giustifica sostenendo che il denaro, unitamente ad altre banconote di cui dispone, non è falso. Ma quelle consegnate per pagare il materiale risultano, invece, suo malgrado, essere false. E così inizia l'odissea per l'imprenditore agricolo. Affronta un processo che dura quasi 4 anni. Venerdì è stato assolto e il giudice ha accolto integralmente la richiesta del suo legale di fiducia, l'avvocato Giampiero Vellucci.

Richiesta di proscioglimento sulla base del fatto che lui era cliente abituale dell'attività e mai avrebbe speso denaro falso in un negozio dove facilmente poteva essere riconosciuto. Ed ancora, l'uomo aveva altro denaro e a caso ha estratto banconote poi risultate false. Terza questione sollevata il fatto che le banconote erano così perfette che a una valutazione visiva nessuno aveva capito che fossero false. Banconote che quasi certamente erano state a lui consegnate da chi era andato a fare acquisti nell'azienda agricola. Finita, dunque, dopo 4 anni l'odissea dell'imprenditore che ha subito danni sotto il profilo amministrativo per il rinnovo delle licenze. Non ha potuto far ricorso neppure a contributi europei.