Se Atene piange Sparta non ride. Il vecchio adagio si adatta perfettamente alla situazione della valle del sacco soffocata dall'inquinamento da polveri sottili. L'ultimo rapporto di Legambiente su mal'aria, pubblicato giovedì, non solo vede Frosinone con 1.001 giorni di sforamento dei limiti per il pm10 in dieci anni, unico capoluogo dopo Torino (1.086), ma anche primo in Italia con Milano per l'inizio del 2010 e quarto nel 2019. 

Il problema inevitabilmente non riguarda solo il capoluogo che pure, per due anni di fila, è stato il primo in Italia nel 2014 e nel 2015. Basta già vedere i dati dell'Arpa Lazio per capire che oltre a Frosinone Scalo, 22 sforamenti del limite dei 50 microgrammi per metro cubo (l'ultimo giovedì con 111), sulla stessa linea ci sono Ceccano sempre con 22,poi AlatrieCassinocon 19,Ferentino con 16 e Frosinone viale Mazzini con 13. Quanto alle medie del periodo (ma su 22 giorni) Ceccano è a 119, Frosinone via Puccini a 110, Cassino a 104, Ferentino a 58, Alatri a 53 e viale Mazzini a 52. Tutti valori abbondantemente sopra il limite giornaliero (50) e quello annuo (40).

Per il pm2,5 le medie sono ancor più preoccupanti in quanto superiori al limite annuo di 25 a Cassino (82),Ferentino (52)e viale Mazzini (42). Già nella consulenza tecnica che nel 2016 la procura di Frosinone aveva affidato a Mauro Sanna e Rino Felici si faceva riferimento alla relazione dell'Arpa sulla "Valutazione della qualità dell'aria regionale" nella quale erano riportati i valori medi e le giornate di superamento dei limiti in tutta la provincia secondo un modello matematico.

E in base a tale modello dell'Arpa nel 2015 si segnalavano 53 comuni su 91 con almeno 35 superamenti annui. Ma non solo in molti di questi le giornate oltre i limiti erano quantificate in un numero considerevole: 121 a Ceccano, 115 Frosinone Scalo, 106 a Giuliano di Roma, 96 ad Arnara, Castro dei Volsci e Pofi, 92 a Torrice, 86 a Ripi e Supino, 85 a Villa Santo Stefano, 84 a Boville Ernica e Veroli, 81 ad Amaseno per restare sopra gli 80.

E ancora nel 2014 100 a Ceccano e Giuliano di Roma, 92 ad Arnara, Castro dei Volsci e Pofi, 90 a Frosinone e Patrica e Supino, 87 a Torrice, 86 a Villa Santo Stefano, 85 a Ripi, 84 ad Amaseno, 83 a Ferentino. Motivo per cui i Comuni ciociari in fascia 1, la più inquinata, sono passati da Frosinone (allora unico con Roma in tutta la regione) a 60 tra cui piccole realtà lontane dalle grandi aree urbane e dai siti industriali. Basti pensare che in zona 1 sono inclusi anche Castelnuovo Parano, Colle San Magno, Esperia, Pastena, Rocca d'Arce, Sant'Elia Fiumerapido, Sgurgola, Terelle, Vallemaio e Villa Santo Stefano.

Anche il sistema Ancler portato avanti dai Medici di famiglia per l'ambiente delinea una situazione di mal'aria in tutta la Ciociaria. Presentano 22 sforamenti nei primi 23 giorni dell'anno le centraline presenti a Frosinone corso Lazio, via Puccini, via Fonte Corina, villa comunale, Madonna della Neve, Patrica, Sora, 21 invece a Cassino, Pofi, Supino, Anagni Paduni, Pantanello, Osteria della Fontana, 20 ad Anagni Tufano, San Bartolomeo, Borgo San Francesco, Piedimonte San Germano, 19 a Frosinone via Fosse Ardeatine, Anagni Anticolana, Sgurgola, 18 a Frosinone centro storico, 17 a Villa Santo Stefano, 16 ad Anagni Piscina, 15 ad Anagni Sanità, 12 ad Anagni Vittorio Emanuele.