Dopo il primo semestre di rodaggio, agli albori del 2020 il sindaco Enzo Salera ha messo sul tavolo i progetti qualificanti del suo programma elettorale: piano urbano del traffico con annessa isola pedonale permanente e pista ciclabile, funivia per Montecassino, rigenerazione urbana, illuminazione della pista ciclabile di via lungofiume con lavori di messa in sicurezza e nuova isola ecologica. Tutti progetti che dovranno andare a regime entro il 2022 perché il secondo tempo della consiliatura sarà poi impiegato per il progetto della cittadella dello sport e per la riqualificazione degli spazi culturali.
Isola ecologica, due anni dopo
In ordine cronologico, il primo taglio del nastro sarà quello della nuova isola ecologica. In città manca da quando, oltre due anni fa, c'è stato il sequestro del sito in via Pescarola. L'area del nuovo impianto è stata individuata nella zona industriale di via Ponte La Pietra e con molta probabilità domenica 2 febbraio, o comunque entro la prima decade del mese prossimo, ci sarà l'inaugurazione. «Si tratta di un impianto all'avanguardia spiega il "padre" della raccolta differenziata Riccardo Consales-Il nuovosito-argomenta il consigliere è diviso in tre parti e offre maggiori servizi ai cittadini. Soprattutto, non ci sarà più la scusa di dover bruciare i rifiuti vegetali e non ci saranno ritardi per la raccolta degli sfalci. In un primo momento l'ingresso sarà libero anche per permettere a tutti i cittadini di conoscere il nuovo impianto dopodiché bisognerà munirsi dell'apposita card oppure entrare identificandosi tramite il tesserino del codice fiscale». Oltre che una risposta alla cittadinanza, è indirettamente anche una risposta a Petrarcone che non più di una settimana domandava: «Che fine ha fatto l'isola ecologica?».
Un cantiere a cielo aperto
Nel breve e medio termine, e più precisamente entro la prossima primavera, un'altra rivoluzione interesserà la zona di via Lungofiume Madonna di Loreto: anzitutto ci sarà l'inaugurazione della pista ciclabile che costeggia il fiume con l'installazione dell'area fitness come promesso in campagna elettorale. Poi, grazie a un finanziamento ministeriale di 300.000 euro ottenuto dall'ex amministrazione, si provvederà alla messa in sicurezza della strada parallela alla pista: un'opera importante perchè collega la Casilina Sud all'ospedale Santa Scolastica. I lavori di tale arteria furono fatti nel 1958 e da allora non è più stata fatta alcuna manutenzione tant'è che è crollato tutto. Non nasconde l'orgoglio il consigliere comunale del Pd Fausto Salera, che argomenta: «Con la nostra amministrazione Cassino è diventata un cantiere a cielo aperto. Importanti lavori sono stati svolti a Sant'Angelo ed è in corso il rifacimento della segnaletica orizzontale in molte zone della città. Non solo: stiamo intervenendo anche sula sicurezza e provvederemo a installare adesso una barriera nel fiume Gari per "bloccare"la plastica con una tecnica innovativa come la Regione ha già fatto a Roma con il Tevere».
La città si rigenera
Il vero cambio di passo ci sarà soprattutto sull'urbanistica e sulla viabilità con il combinato disposto della rigenerazione urbana e del piano del traffico. Il Put è stato illustrato nei giorni scorsi mentre oggi in commissione urbanistica ci sarà l'ultimo passaggio per esaminare le cartografie: la prima delibera andrà in Consiglio a inizio febbraio. L'approvazione di tali cartografie sarà l'inizio ufficiale del percorso partecipato dove privati cittadini, associazioni ed enti pubblici potranno proporre proposte e programmi di rigenerazione urbana, da approvare successivamente e dove saranno definiti gli ambiti di applicazione di ciascun articolo di legge. Rispetto al piano casa lo stop al consumo del suolo si darà principalmente nelle aree agricole. Una volta che verrà accordata l'approvazione definitiva in consiglio comunale, infatti, l'amministrazione guidata da Salera provvederà a un avviso pubblico per far sapere ai cittadini quali sono le aree per le quali è possibile presentare proposte.
Tutti a piedi, tutto l'anno
La rigenerazione urbana, come detto, viaggia di pari passo con il piano urbano del traffico. Entro il 2020 l'amministrazione intende partire con il progetto di Ciavolella portando in città una vera e propria rivoluzione. Oltre alla pista ciclabile, alla cosiddetta "zona 30" e al divieto di svolta a destra per gli autobus che scendono da Montecassino, il Put prevede l'isola pedonale permanente. Saranno interdette alle auto le arterie centrali: salendo da via Enrico de Nicola non si potrà andare oltre la rotonda all'incrocio con via XX settembre; scendendo da Corso della Repubblica lo stop alle auto è previsto all'incrocio con via Marconi mentre chi viene da viale Dante avrà permesso di circolare con le auto fino all'incrocio con via Puccini. Dunque, piazza Diamare sarà completamente pedonalizzata senza più l'attuale spartitraffico così come non ci saranno più i parcheggi dinanzi alle Poste e al Comune in quanto piazza De Gasperi sarà accessibile solo ai pedoni e nasceranno dei giardini in tale zona. Ma il vero obiettivo resta quello di riqualificare piazza Labriola: anche questa piazza sarà tutta pedonale. «Non ha senso fare subito l'isola pedonale permanente se prima non cisarà la riqualificazione del centro» spiega il sindaco Enzo Salera che quindi spinge il piede sull'acceleratore per cambiare in pochi anni il volto della città.
La ciliegina sulla torta
Il sogno nascosto del sindaco Salera resta quello di realizzare la funivia per Montecassino. Ma così come il Put, la funivia è un progetto a medio-lungo termine. Il sindaco lavora a fari spenti, sotto traccia. Ha già incontrato il delegato della "Marmolada" che aveva presentato il progetto nel 2015. Al netto delle diverse visioni che ci sono in maggioranza, l'unico vero grande ostacolo per la realizzazione dell'opera è la chiusura della strada per Montecassino. Dall'abbazia, sul punto, c'è un certo scetticismo. E siccome Salera non intende andare allo scontro con dom Ogliari, ha già pronto un piano B: preparare un avviso pubblico per vedere se ci sono imprenditori disposti a realizzare l'opera anche senza la chiusura della strada. O, in alternativa, allungare da 25 a 40 annila concessione alla Marmolada. L'unico errore che non intende commettere è quello di rimandare per arrivare a fine consiliatura con i progetti sospesi. Per questo ha già iniziato a muoversi concretamente su più fronti. Ha iniziato la "semina" per raccogliere i frutti già nel "primo tempo" della consiliatura. Perché poi, una volta arrivati al giro di boa, ci sono altri importanti progetti da mettere in cantiere. La rivoluzione ha inizio.