Giovani con le mani in mano? L'esperienza di Alessandro Nardoni racconta un'altra storia. Classe 1997, ha sposato l'amore per la terra e reso la tradizione contadina che ha sempre respirato la base del suo stesso lavoro. Una strada complessa e poco battuta per la sua giovane età, fatta di sveglie presto e di una routine quotidiana alla volontà degli orari della natura. Eppure questa è stata la scommessa di Alessandro, che tre anni fa ha aperto la sua azienda agricola nella zona di San Filippo, avvelendosi della collaborazione esperta dei membri CIA. A puntare sulla sua idea imprenditoriale, radicata nel territorio ma con un occhio strizzato all'innovazione tecnologica, l'amministrazione comunale di Veroli e la CIA stessa, che hanno supportato il progetto e agevolato la sua realizzazione tra burocrazia e intercettazione di fondi.

Grazie alla sinergia tra le parti, ai contributi regionali e all'impegno costante di Alessandro e la sua "squadra familiare", l'azienda Nardoni è passata da 3 a 12 ettari, dotandosi di pannelli solari e impianti all'avanguardia. Domenica Alessandro ha tagliato il nastro del suo nuovo capannone, inaugurando l'ennesima sfida lavorativa fatta di allevamento in sincro con l'agricoltura. Presenti il sindaco Simone Cretaro e il presidente del consiglio Cristina Verro oltre ad una nutrita compagine della CIA provinciale, della cui giunta Alessandro Nardoni è il membro più giovane. A raccontarne l'esperienza imprenditoriale, Michele Verro, presidente regionale dell'ANP, che ha attenzionato da vicino le varie fasi di crescita dell'azienda.

«Subito dopo il diploma Alessandro ha scelto di dedicarsi all'attività agricola aderendo al primo bando del PSR dedicato all'imprenditoria giovanile. Ha raggiunto così con determinazione l'obiettivo di un percorso professionale in campo agricolo, sostenuto costantemente dal supporto tecnico da parte dell'organizzazione». All'orizzonte dell'azienda Nardoni altri 2 step: la realizzazione di una macelleria aziendale con stoccaggio in loco per la vendita bisettimanale dei prodotti propri e in seguito la nascita di un agriturismo. Tutto all'insegna dell'ecosostenibità, del rispetto della natura e del benessere animale. L'esempio di Alessandro ha calamitato l'interesse di altri giovani verolani che, con la guida sapiente del patronato, potranno avviare il proprio progetto. Un ritorno alle origini con una nuova idea di agricoltura.