La domenica ecologica collettiva perde pezzi. Ma Frosinone pensa a quarantotto ore di blocco auto consecutive, come già sperimentato tre anni fa. La lotta contro l'inquinamento atmosferico si combatte a colpi di ordinanze con i sindaci che vanno un po' in ordine sparso anche se l'appello lanciato in occasione del tavolo tecnico provinciale qualche effetto potrebbe sortire.

Ma sullo sfondo c'è sempre la questione delle cause con i riscaldamenti domestici che, in questi giorni, sono diventati il nemico pubblico numero dell'aria della valle del Sacco.
Sullo sfondo, poi, è rimasta la questione dell'impatto sull'inquinamento delle industrie e anche degli incendi di rifiuti, divampati l'anno scorso in due depositi di Frosinone. Il Comune capoluogo deciderà in queste ore per una domenica ecologica supplementare, la quinta della stagione, per il 26 gennaio.

Ma la vera novità è che si valuterà di fermare il traffico veicolare, come successo nel gennaio del 2017, per due giorni di fila, la domenica 26 e il lunedì 27 gennaio. Siamo solo ai dettagli, ma la decisione sembrerebbe già presa. Un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema inquinamento da polveri sottili con le negative ricadute in termini di impatto sulla salute. In questi giorni non solo le medie sono preoccupanti, come certificato dall'Arpa ma ci sono dei valori di picco impressionanti, perfino nel cuore della notte (e dunque quando il traffico è pari a zero e i termosifoni generalmente sono spenti) anche otto volte superiori al consentito (dati Ancler).

Nel frattempo la domenica ecologica collettiva del 16 febbraio ha già ottenuto adesioni importanti come quella dei Comuni di Alatri, Anagni, Ceccano e Sora. A questi Comuni si sfila però Frosinone per due ragioni principalmente: il 16 febbraio è previsto l'inizio dei festeggiamenti del carnevale e c'è pure la partita di calcio di serie B tra i canarini e il Perugia.
Ragion per cui l'amministrazione Ottaviani sta decidendo un'altra data che potrebbe essere o la settima precedente il 16 febbraio o quella successiva.

Nel frattempo la situazione d'allarme, complice anche le condizioni meteo di quest'ultimo periodo, resta in tutta la sua gravità. La centralina Arpa di Frosinone Scalo ha 18 sforamenti del limite dei 50 microgrammi per metro cubo per le polveri sottili nei primi 19 giorni del 2020. Sempre a 18 c'è Ceccano, quindi Cassino è a 17, Alatri e Ferentino a 15, infine Frosinone viale Mazzini è a 12. A zero sono Anagni (vedi altro servizio in pagina) e Fontechiari. Domenica se non altro i valori sono risultati poco oltre il consentito: Ceccano ha registrato 66, Frosinone Scalo 60, Ferentino 54 e Frosinone viale Mazzini 53. Entro i limiti sono rimaste le centraline Arpa di Anagni con 19 e Alatri e Cassino con 30 (il dato di Fontechiari non è disponibile).
La media dei primi 18 giorni dell'anno è di 126 microgrammi per metro cubo a Ceccano (per legge la media da non superare nel corso dell'anno è 40), Cassino e Frosinone (entrambe a 117), Ferentino (60) , Alatri e Frosinone (entrambe a 55). Seguono Anagni a 29 e Fontechiari a 26. Dando uno sguardo ai valori delle centraline Ancler dei Medici di famiglia per l'ambiente a Madonna della Neve si hanno 18 sforamenti su 19 e una media di 143, alla villa comunale 18 con una media di 145, in via Puccini 18 e 140, a corso Lazio 18 e 130.
Dando uno sguardo a fuori Frosinone Sora ha 18 sforamenti e una media di 100, Cassino 18 e 142, Piedimonte San Germano 18 e 104, Pofi 18 e 104, Supino via Selce 18 e 99, Sgurgola 15 e 62, Anagni Pantanello 18 e 101, Anagni Paduni 18 e 83.l