Pranzo di Natale seguito da intossicazioni e un decesso: le ombre si infittiscono. La minoranza di Roberto Zeppieri critica la maggioranza per le mancate risposte nel consiglio comunale aperto e ritorna su alcune questioni piuttosto oscure.

Nella lente di Zeppieri il patrocinio oneroso di 2.500 euro richiesto all'Asi per l'organizzazione di un convegno sul "Nuovo Prt Asi Frosinone e nuove opportunità per le attività produttive di Ripi", un convegno che di fatto non si è svolto, nonostante si sia continuato a parlare di un contributo Asi di 1.500 euro, confermato nel consiglio comunale aperto, anche se non erogato.

«In occasione del pranzo di Natale - esordisce Zeppieri - non si è svolto alcun convegno, per cui chiediamo per quale incontro sia stato chiesto il contributo all'Asi e quello di 1.500 euro confermato a che titolo sarebbe stato concesso trattandosi di un pranzo di Natale. Il parere tecnico circa l'agibilità igienico-sanitaria della palestra non si comprende se sia stato acquisito prima della manifestazione, per non parlare del rischio antincendio per il quale bisogna elaborare un apposito piano nel caso in cui si registrino oltre cento presenze.

Ci risulta inoltre che il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo cui è annessa la palestra in cui si è svolto il convivio non sia stato informato circa l'utilizzo della stessa per il pranzo di Natale. Siamo altresì perplessi - prosegue il capogruppo di minoranza - sul fatto che siano stati consegnati 1300 inviti e poi, il giorno prima della scadenza di iscrizione al pranzo, sia stata effettuata una determina che prevedeva 275 pasti e un importo di 3.016 euro.

Ma se il contributo di ogni ospite era di 8 euro e il costo di un pasto era pari a 10,56, in considerazione delle 275 prenotazioni, pur volendo includere la somma aggiuntiva di 544,95 euro per tavoli, sedie e acqua, non si comprende come siano stati effettuati i conti - osserva e aggiunge Zeppieri - Troppi dettagli non sono chiari, tanti passaggi burocratici importanti inerenti la sicurezza, l'igiene, l'organizzazione sono incomprensibili».

«Ribadisco che certe iniziative che coinvolgono centinaia di partecipanti devono essere organizzate in sicurezza, vanno eliminati i rischi e bisogna operare in trasparenza, visto che si tratta di denaro pubblico - e conclude - In occasione del consiglio comunale aperto non ci sono state fornite le risposte attese. Confidiamo nel lavoro della magistratura».