Sotto choc la città di Cassino per l'ennesima operazione antidroga che questa mattina all'alba ha portato a far scattare le manette ai polsi di sei persone, con il coinvolgimento delle famiglie rom De Silvio e De Silva. Gli arrestati, come scritto anche in una nota ufficiale dei carabinieri, spacciavano in maniera massiccia sulla città martire e nell'hinterland. Enormi quantitavi di cocaina, hashish e marijuana sono stati riversati in tutto il territorio. Questo è un altro segnale di allarme per una città che troppo spesso ha a che fare con il florido mercato degli stupefacenti, sempre più consumati anche tra giovani e giovanissimi. 

Le persone sottoposte alla custodia cautelare in carcere sono: Di Silvio Giuseppina 44enne, De Silva Nicandro 23enne, De Silva Antonio 21enne e De Silva Rosina 39enne legati tra loro da vincolo di parentela1 ; mentre Morra Francesco – persona portatrice di handicap, in quanto costretto su una sedia a rotelle - sottoposto agli arresti domiciliari e Fiorella Massimo sottoposto all'obbligo di presentazione giornaliera alla p.g. L'operazione che oggi si è conclusa è solo una costola della più ampia indagine denominata "12° round", condotta dalla Sezione Operativa CC. di Cassino e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino.

PER LEGGERE I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE CLICCA QUI

Con l'operazione di questa notte si chiude l'indagine convenzionalmente denominata "12° Round". A finire nei guai in sei, due donne e quattro uomini. Spaccio domestico nel quartiere "La Malfa" dove i clienti potevano arrivare a qualsiasi ora senza bisogno di avvisare. Un sistema ben collaudato grazie anche al supporto di alcune "vedette". Gli acquirenti arrivavano non solo dal Cassinate ma anche dalla provincia di Latina e dall'Alto Casertano.

E questa mattina all'alba diverse auto della Compagnia di Cassino e  numerosi militari, coadiuvati da personale del Comando Provinciale di Frosinone, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare, di cui 4 in carcere, uno ai domiciliari e un obbligo di firma emesse dal Gip del Tribunale di Cassino. I soggetti sono ritenuti responsabili dei reati di spaccio cocaina, hashish e marijuana.
Un vero supermercato della droga, quello allestito, con lo spaccio che spesso avveniva anche nei pressi di zone frequentate da ragazzini e alunni di alcune scuole cittadine.  Le indagini, condotte dai militari si sono protratte per alcuni mesi fino alla fine del 2019, hanno permesso di ricostruire le attività e le modalità di spaccio.

I dettagli
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Cassino, nella nottata, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ai domiciliari e dell'obbligo di presentazione alla p.g. – emessa, in data 10.01.2020, dal GIP del Tribunale di Cassino (dr. Salvatore Scalera nr. 1231/2019 R.G.-GIP) nei confronti di sei soggetti, quattro dei quali appartenenti ad un'unica famiglia di etnia rom, stabilmente residente nel quartiere popolare "La Malfa" (via Garigliano) di Cassino, accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.

Nello specifico la famiglia rom, collaborata da due ragazzi di cui uno portatore di handicap, aveva adibito l'appartamento ATER a loro in uso ad un vero e proprio minimarket della droga, dove i clienti del cassinate ma anche della vicina provincia di Caserta e Isernia, si recavano a qualsiasi ora del giorno – e fino a tarda notte – senza alcun preventivo accordo, sicuri di ricevere lo stupefacente per il proprio fabbisogno personale. In effetti gli indagati svolgevano tale redditizia attività di spaccio di stupefacenti in modo professionale e consolidata nel tempo. Difatti gli stessi erano anche solito vigilare l'area adiacente la loro abitazione, anche con l'uso di un binocolo, per scrutare l'eventuale presenza di appartenenti delle Forze di Polizia o telecamere, e quindi con il chiaro intento di eludere eventuali controlli a loro carico.

L'indagine durata più di un anno, è andata avanti oltre che con i tipici servizi di osservazione, pedinamento e controllo, anche con l'ausilio di apparati tecnici quali telecamere e microspie, che permettevano di acquisire in capo agli indagati un granitico quadro probatorio circa l'attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dei vari servizi effettuati, i Carabinieri hanno proceduto al controllo di numerosissimi giovani, anche minori, e persone adulte, che si recavano all'interno dell'abitazione degli arrestati per acquistare lo stupefacente. I consumatori individuati dai militari, appena si allontanavano dall'abitazione degli spacciatori, venivano sottoposti a perquisizioni personali, attività questa che permetteva di trovare sempre dosi di droga appena acquistata, che servivano agli acquirenti per il loro fabbisogno personale.

Nel corso delle indagini sono state segnalati alla Prefettura di Frosinone e Caserta, ai sensi dell'art. 75 del DPR 309/1990, complessivamente 18 tossicodipendenti/consumatori e sottoposti a sequestro di grammi 105,96 di hashish e grammi 5 di cocaina.

Le certosine investigazioni hanno permesso di addebitare agli indagati la cessione di circa 600 dosi di stupefacenti, in particolare cocaina; inoltre permettevano di addebitare agli indagati – così come si legge nell'ordinanza in parola – lo smercio di circa 1 kg di marijuana e 200 g di hashish. Tra i clienti degli odierni indagati figurava anche un giovane di Cassino, deceduto nel decorso mese di settembre 2019, per presunta overdose.

L'indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, P.M. dr. Roberto Bulgarini Nomi, è stata condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia CC. di Cassino le cui risultanze sono state condivide dal Giudice per le Indagini Preliminari – Dr. Salvatore Scalera – che emetteva l'ordinanza in argomento; il provvedimento restrittivo ha permesso di stroncare l'ennesima "piazza di spaccio" operante nel cassinate e che aveva il monopolio in detto settore della città martire. Con la medesima ordinanza il Giudice disponeva, in ossequio del comma 7bis dell'art. 73 dpr 309/1990, il sequestro della somma di euro 16.105,00 a carico dei quattro rom, ritenuta profitto di reato, ovvero di beni (mobili o immobili) equivalenti a tale somma, che sarà oggetto di confisca.

Le persone sottoposte alla custodia cautelare in carcere sono: Di Silvio Giuseppina 44enne, De Silva Nicandro 23enne, De Silva Antonio 21enne e De Silva Rosina 39enne legati tra loro da vincolo di parentela1 ; mentre Morra Francesco – persona portatrice di handicap, in quanto costretto su una sedia a rotelle - sottoposto agli arresti domiciliari e Fiorella Massimo sottoposto all'obbligo di presentazione giornaliera alla p.g.

Al termine delle formalità di rito, Di Silvio Giuseppina e De Silva Rosina, venivano tradotte presso il carcere di Roma-Rebibbia Sezione Femminile; De Silva Nicandro e De Silva Antonio presso la casa circondariale di Cassino, mentre Morra Francesco presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall'Autorità Giudiziaria.

La struttura che oggi è stata debellata era sostenuta, in particolare, dai fratelli De Silva Nicandro e De Silva Antonio, soggetti apprezzati e già contigui al clan Ferreri/Panaccione, debellato dall'indagine "La Storia Infinita". Difatti gli stessi fratelli, in data 16.01.2017, a margine dell'esecuzione della misura cautelare che colpiva 25 soggetti, venivano tratti in arresto poiché sorpresi in possesso di g 36 di cocaina, che avevano abilmente nascosto nello zaino scolastico della sorellina Pamela, all'epoca dei fatti di anni 11. Per ulteriori dettagli LEGGI QUI

L'operazione che oggi si è conclusa è solo una costola della più ampia indagine denominata "12° round", condotta dalla Sezione Operativa CC. di Cassino e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, e che ha visto, nel tempo, con diversi procedimenti penali, all'opera i P.M. dr. Siravo, dr. Mattei, dr. Bulgarini, dr. De Franco, D'Orefice; detta indagine ha permesso l'emissione di o.c.c. in carcere e ai domiciliari dei seguenti soggetti, che come gli odierni arrestati, avevano adibito il loro appartamento Ater ad un vero e proprio minimarket per la vendita di cocaina, in particolare, ma anche eroina, hashish e marijuana; le "piazze di spaccio" erano operanti in particolare nel quartiere San Bartolomeo di Cassino e Piedimonte San Germano:

Piedimonte S.Germano, via S.Filippo 26, appartamento Ater vendita "cocaina, eroina e hashish": Morelli Ottavio nato il 17.06.1976 a Mondragone, domiciliato in Piedimonte S.G. via S. Filippo n. 26; …ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere avente n. 490/2018 r.g.n.r. e n. 746/2018 r.g. GIP. emessa, in 06.03.2018, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino; eseguita in data 07.03.2018;

Cassino, piazza Vigili del Fuoco n. 9/A, appartamento Ater adibito vendita "eroina": Morelli Achille nato il 28.07.1993 a Cassino, ivi domiciliato, Piazza Vigili del Fuoco n. 9/A; De Rosa Angela nata il 12.04.1995 a Piedimonte Matese (CE), domiciliata a Cassino, Piazza Vigili del Fuoco n. 9/A; …ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere avente n. 1181/2018 r.g.n.r. e n. 824/2018 r.g. GIP. emessa, in 12.03.2018, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino; eseguita in data 23.03.2018;

Cassino, via Pertini n. 3/B, appartamento Ater adibito vendita "cocaina": Di Silvio Alessio Alfredo nato il 03.12.1998 a Cassino, ivi residente Viale Pertini nr.3/B; Di Silvio Antonietta nata il 13.10.1964 a Cassino (FR) ivi residente Viale Pertini nr.3/B; Di Silvio Francesca nata il 10.03.1997 a Roma (RM), residente Cassino (FR) Viale Pertini nr.3/B; …ordinanza che ha disposto la MISURA DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE avente n. 3575/2018 r.g.n.r. mod. 21 e n. 2557/2018 r.g. GIP. emessa, in 05.09.2018, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino; eseguita in data 11.09.2018;

Cassino, piazza Vigili del Fuoco n. 8/B, appartamento Ater adibito vendita "cocaina": Spada Alessandro, nato il 07.03.1987 a Santa Maria C.V., residente a Cassino, Piazza Vigili del Fuoco n. 8/b;

Morelli Iolanda nata il 16.02.1964 a Caserta, domiciliata a Cassino, Piazza Vigili del Fuoco n. 8/b; Guerriero Daniela nata l'11.04.1986 a Pontecorvo, domiciliata a Cassino, Piazza Vigili del Fuoco n. 8/b; …ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere avente n. 5529/2018 r.g.n.r. e n. 3778/2018 r.g. GIP. emessa, in 30.11.2018, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino; eseguita in data 05.12.2018;

Cassino, via Pertini n. 3/B, appartamento Ater adibito vendita "cocaina": Di Silvio Francesca nata il 10.03.1997 a Roma (RM), residente Cassino (FR) Viale Pertini nr.3/B; Del Nobile Noemy nato a Foggia (FG) il 14.06.1999, residente a Latina (LT) Via Frentani n.3, domiciliata a Cassino (FR) Viale Perrini nr.3/B; …ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere avente n. 6591/2018 r.g.n.r. mod. 21 e n. 9/2019 r.g. GIP. emessa, in 18.02.2019, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino; eseguita in data 23.02.2019;

Cassino, via Pertini n. 24/B, appartamento Ater adibito vendita "cocaina": De Silva Massimo nata a Cassino (FR) il 31.08.1988, ivi residente a Viale Sandro Pertini n.24/B. De Silvia Giulia nata a Latina (LT) il 31.03.1961, residente a Cassino (FR) Viale Sandro Pertini n.24/B; Di Giorgio Ilaria nata a Cassino (FR) il 01.06.1992, ivi residente in Viale Sandro Pertini n.24/B; …ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere avente n. 1602/2019 r.g.n.r. e n. 1805/2019 r.g. GIP. emessa, in 25.07-2019, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino; eseguita in data 26.07.2019.  Di Silvio Giuseppina è la madre di De Silva Nicandro e De Silva Antonio; De Silva Rosina è la zia dei predetti Nicandro ed Antonio e la cognata di Giuseppina;

di: La Redazione

Una famiglia rom più altri due soggetti sono incappati nell'operazione dei Carabinieri denominata "XII Round". Spaccio massiccio di sostanze stupefacenti a clienti di ogni estrazione sociale. Spaccio casalingo, prevalentemente negli appartamenti del quartiere La Malfa a Cassino ma anche altre modalità di pronta-consegna.

Un mondo parallelo nel contesto urbano dove le dosi fioccavano per tutti. Ad aiutare, spesso, poteva essere la messaggistica istantanea. Ecco allora che prima dell'alba di questa mattina gli uomini del capitano Mastromanno erano già in azione.

Diverse auto della compagnia di Cassino e  numerosi militari, coadiuvati da personale del Comando Provinciale di Frosinone, si sono avvicinati a obiettivi specifici e hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare, di cui 4 in carcere, uno ai domiciliari e un obbligo di firma emesse dal Gip del Tribunale di Cassino. I soggetti sono ritenuti responsabili dei reati di spaccio cocaina, hashish e marijuana.

Si tratterebbe di due donne e quattro uomini, coinvolte famiglie rom. Un vero supermercato della droga, quello allestito, con lo spaccio che spesso avveniva anche nei pressi di zone frequentate da ragazzini e alunni di alcune scuole cittadine. 
Le indagini, in particolare, hanno consentito di accertare che gli indagati, appartenenti alle famiglie rom De Silva e Di Silvio, avevano posto in essere un'intensa attività di spaccio di stupefacenti all'interno del quartiere popolare denominato "Case Rosse".

SEGUONO AGGIORNAMENTI

di: La Redazione

Nelle prime ore di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Cassino, coadiuvati da personale del Comando Provinciale di Frosinone, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare, di cui 4 in carcere, 1 ai domiciliari ed un obbligo di firma emesse dal GIP del Tribunale di Cassino a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. Le misure cautelari sono state eseguite nel Cassinate. L'indagine è stata convenzionalmente denominata "XII round". 

SEGUONO AGGIORNAMENTI

di: La Redazione