Messa in sicurezza e bonifica del sito di interesse nazionale: la Regione Lazio convoca i proprietari delle aree ripariali Sin. L'incontro è fissato per domani alle 11.30, nella sala consiliare.

"Con l'accordo di programma sottoscritto nel marzo 2019 dal Ministero dell'ambiente e dalla Regione Lazio - si legge nell'avviso - sono state definite le modalità e le priorità di intervento per garantire la messa in sicurezza, la caratterizzazione e l'analisi del rischio, la bonifica e il recupero delle aree inquinate incluse nel perimetro del Sin. Fra gli interventi prioritari è prevista la caratterizzazione delle aree agricole ripariali del fiume Sacco ricadenti nel Sin, finalizzata a indagare l'eventuale permanenza degli inquinanti che ne decretarono l'interdizione dell'ex commissario delegato in fase emergenziale.
Dalle aree ripariali saranno prelevati campioni vegetali e di terreno in diversi punti. Di qui la necessità di informare i proprietari delle aree agricole ripariali per fornire informazioni compiute sulle attività espletate e da espletare. Si tratta di operazioni propedeutiche necessarie per conoscere lo stato di qualità del fiume Sacco che, al di là degli evidenti fenomeni schiumosi, potrebbe essere ancora contaminato.
Studiare le contaminazione dei terreni agricoli, della vegetazione e delle acque è utile per comprendere se la filiera alimentare è compromessa, una novità in quanto la procedura ora contempla anche gli aspetti sanitario e ambientale".

Ricordiamo che il 7 marzo 2019 aveva segnato una data epocale per la Valle del Sacco: a Ceprano erano stati assegnati 6.317.856,39 euro per le bonifiche, suddivisi in 4.353.793,45 per le ex industrie Olivieri, 1.170.392,72 per il sito della ex Europress e 793.670,22 per la ex Cartiera. Tre gli step fissati dopo l'ufficializzazione dell'avvenuto finanziamento: l'affidamento dei piani di caratterizzazione, l'avvio del piano di monitoraggio delle acque e del programma epidemiologico; l'esecuzione dei piani di monitoraggio per l'identificazione dello stato reale della contaminazione e poi l'individuazione delle fasi necessarie per gli interventi di bonifica. Si sta avviando dunque la fase di studio che è quella che, fotografata la situazione, consentirà di predisporre il delicato step di bonifica.