Da Veroli a Frosinone. Altre segnalazioni sulle tre donne, finte ispettrici Enel, in azione con l'intento di raggirare soprattutto le persone anziane. Dopo la denuncia arrivata da Castelmassimo venerdì scorso, ora spuntano altre testimonianze dalla parte bassa del Capoluogo, in particolare da via Verdi e dalla zona vicino alla Villa comunale.

Sempre in tre, di età compresa tra i trenta e i quaranta anni. Suonano alla porta delle abitazioni prese di mira. Chiedono di entrare in casa per controllare le bollette, ma per fortuna trovano persone che non cedono al raggiro. Anzi, appena gli inquilini pronunciano la parola forze dell'ordine le mettono in fuga. E alla segnalazione della coppia di coniugi verolani, visitata nei giorni scorsi dalle tre donne, si aggiunge quella di altri cittadini, questa volta di Frosinone. In un episodio le tre sono state invitate a tornare il giorno successivo e ovviamente non si sono ripresentate.

E' bene ricordare, come è accaduto anche in altre situazioni, che le agenzie incaricate dall'Enel, lo hanno riferito più volte i veri addetti, devono esibire regolare tesserino e hanno un'etica da rispettare.
Fondamentale anche contattare le forze dell'ordine per riuscire a smascherare chi cerca di approfittarsi soprattutto di persone anziane e seguire importanti raccomandazioni. «Non firmare nulla prima di avere consultato i familiari, non consegnare soldi a sconosciuti; non fornire informazioni personali; non prendere appuntamenti, specialmente se si è soli in casa». Sono alcune delle raccomandazioni delle forze dell'ordine. Molto spesso, però, i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono gentili e questo non deve far cadere in errore. Se si nutrono dubbi non esitare a contattare il 112 o il 113. Infatti, proprio grazie alle segnalazioni dei cittadini, spesso si riescono a rintracciare i responsabili di questi episodi.