Dopo la cattura dell'evaso Rade Nikolic, fuggito durante la fruizione di un permesso, esultano i sindacati della polizia penitenziaria. Il serbo, detenuto nel carcere di Frosinone, era fuggito dal campo rom di Secondigliano ed è stato ritrovato in una villetta di Pozzuoli.

«Non posso che applaudire per questa sua cattura - dichiara Daniele Nicastrini, commissario straordinario della segreteria regionale del Lazio Unione Sindacati Polizia Penitenziaria - considerando la preoccupazione che la vicenda aveva provocato nell'animo del personale stesso della polizia penitenziaria in questi due mesi dall'avvenuta fuga».

«La vicenda - ricorda il sindacalista-  è che il soggetto per una disposizione della magistratura era stato autorizzato alla fruizione di un permesso di qualche ora presso la propria abitazione per visitare il figlio, invece aveva preparato un piano ben delineato per una fuga. Da alcune indiscrezioni sembra che in altri istituti aveva avuto segnalazioni di merito, che comunque non hanno limitato tale concessione. Auspichiamo - conclude Nicastrini - che nelle sedi opportune si assumano le dovute considerazioni nel merito della concessione di benefici che in effetti possono provocare gravi ripercussioni alla sicurezza pubblica»