Visita di finti operatori Enel che chiedono di entrare in casa per controlli alla bolletta. Aria di truffe sul territorio. L'ultimo episodio nella contrada di Castelmassimo venerdì scorso. Finti operatori del noto gestore di energia elettrica approfittano degli anziani per introdursi in casa e raggirarli.

Ma per fortuna il proprietario di casa ha capito che c'era qualcosa di strano e alla parola "carabinieri" le tre donne sono andate via. Ricordiamo, come accaduto anche in altre situazioni, che le agenzie incaricate dall'Enel, come riferito più volte dai veri addetti, devono esibire regolare tesserino e c'è un'etica da rispettare. Fondamentale anche contattare le forze dell'ordine per riuscire a smascherare chi cerca di approfittarsi soprattutto di persone anziane.

La ricostruzione
Hanno suonato alla porta dell'abitazione di una coppia di anziani di Castelmassimo. Erano tre donne, tra i trenta e i quarant'anni di età. Hanno sostenuto di essere tre rappresentanti dell'Enel. Una di loro ha cercato di entrare per controllare le bollette in vista dello sconto. L'anziano ha capito subito che poteva trattarsi di una truffa e ha detto che avrebbe chiamato i carabinieri. A quel punto le tre sono andate via.

E purtroppo quello dei giorni scorsi non è il primo tentativo di raggiro sul territorio o in altri comuni della Ciociaria. A farne le spese sono soprattutto gli over 65. Vittime di falsi tecnici, finti carabinieri, poliziotti o finanzieri, che si presentano in casa di anziani con diversi pretesti o li contattano telefonicamente per poi raggirarli e farsi consegnare denaro o preziosi per aiutare un proprio caro.

Le raccomandazioni delle forze dell'ordine
«Non firmare nulla prima di aver consultato i familiari, non consegnare soldi a sconosciuti; non fornire informazioni personali; non prendere appuntamenti, specialmente se si è soli in casa». Queste sono alcune raccomandazioni delle forze dell'ordine. Molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono gentili, ma questo non deve far cadere in errore. Se si nutrono dubbi non esitare a contattare il 112 o il 113. E proprio grazie alle segnalazioni spesso si riescono a rintracciare i responsabili.