Un corteo storico e religioso partirà oggi alle 17.30 dalla chiesa di San Matteo e poi raggiungerà la cattedrale di San Paolo sull'Acropoli in attesa del pontificale. Un'iniziativa veramente particolare, emozionante e suggestiva.
"San Sisto ginnar" per il secondo anno consecutivo verrà rievocato con l'arrivo delle reliquie del settimo Papa di Roma. «Da tempo era intenzione della Pro Loco - ricorda il presidente Oreste Fanfarillo - rappresentare l'11 gennaio la rievocazione storica della traslazione delle reliquie del Patrono S. Sisto I, per far rivivere la storia della loro venuta.
Questo nostro desiderio ha sposato appieno la proposta di collaborazione dell'associazione Corto Cinema Alatri di dar vita all'evento. Non abbiamo esitato un solo momento e, in accordo con Corto Cinema, abbiamo portato a conoscenza il nostro desiderio al parroco della Cattedrale don Antonio Castagnacci, il quale ha accolto con entusiasmo il progetto. Quest'anno siamo alla seconda edizione, oltre a ringraziare Angelo Bianchi, Corto Cinema e i figuranti per il loro contributo e quanti assisteranno vogliamo, con la rievocazione, offrire a tutti una possibilità di riflettere e riconsiderare la nostra vita come momento di amore e gioia».
«Non posso che fare i miei auguri più sinceri per una migliore riuscita di questa seconda edizione - specifica il sindaco Morini - e formulare gli auspici affinché la rievocazione storica della traslazione delle Reliquie di S. Sisto diventi un appuntamento fisso nel programma degli eventi cittadini, per gli anni a venire, con una sempre maggiore e attiva collaborazione del comune di Alatri».
L'11 gennaio 1132 - si racconta - è una data storica per i cittadini di Alatri; fu proprio in quella fredda giornata d'inverno di oltre 800 anni fa che accadde un evento miracoloso. Una mula, che aveva sul dorso un'urna contenente le sacre spoglie di San Sisto I, consegnate da papa Anacleto al conte Rainolfo di Alife, cambiò improvvisamente strada e prese un sentiero che portava ad Alatri.
La mula con il suo sacro carico, senza altra guida che la mano di Dio, arrivò su per la cattedrale ove si trattenne in ginocchio in quel luogo prescelto dal santo, da dar tempo al vescovo e al clero di accogliere onorevolmente, come se le avessero ricevute dalle mani di Dio, le reliquie, dinanzi a tutto il popolo, le quali furono in seguito collocate con singolare riverenza in un altare che, entro pochi giorni, fu costruito in onore del Santo. Giunto appena il prezioso Corpo; l'aria balsana si purificò immediatamente e tornarono in piena salute tutti i cittadini infermi".