È iniziato con un colpo di scena il processo a carico di Alberto Canassotto Galassi, 74 anni, di Ferentino, venditore ambulante di gelati, accusato di lesioni nei confronti di un altro cittadino di Ferentino. Ieri è stata sentita la parte offesa, un sessantacinquenne, e sono emerse diverse contraddizioni. Anche la testimonianza di un carrozziere di Ferentino ha portato alla luce fatti contrastanti.
La ricostruzione
I fatti contestati risalgono al 19 aprile del 2017 quando, stando alle accuse, Galassi avrebbe raggiunto con la sua auto il luogo dove il denunciante stava potando olivi. L'auto del venditore ambulante di gelati, ostruiva il passaggio e Galassi sarebbe entrato in contatto con il sessantacinquenne al quale avrebbe morso il pollice della mano sinistra con conseguente amputazione e perdita dell'uso della falange, con una prognosi di circa 20 giorni. La scena sarebbe avvenuta senza testimoni. L'aggredito, ieri mattina, durante il processo, a precisa domanda del difensore di fiducia a cui Galassi si è affidato per la difesa, l'avvocato Giampiero Vellucci, ha fatto riferimento all'auto sul posto, riconducibile all'interessato, un'auto d'epoca. Ma c'è stato un colpo di scena.
Il carrozziere a cui Canassotto aveva portato l'auto ha confermato che il veicolo era nella sua carrozzeria almeno due giorni prima del fatto denunciato e fino al 26 aprile. Il carrozziere ha esibito la fattura fiscale dove è stata riportata la data del giorno di ingresso e quella di uscita della macchina. Dal canto suo Galassi già dall'interrogatorio dei carabinieri aveva sempre sostenuto la sua innocenza e il fatto che quel giorno non era in quel luogo e che non aveva l'auto nella sua disponibilità. Nessuno avrebbe assistito alla scena di cui è accusato il settantaquattrenne di Ferentino. I familiari del denunciante hanno visto il sessantacinquenne uscire di casa e tornare con la ferita alla mano, ma non avrebbero assistito alla presunta aggressione. La parte offesa si è costituita parte civile tramite l'avvocato Fabio Padovani.