La Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di Pescosolido per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza lesioni e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. In casa trovate anche armi.

Nel tardo pomeriggio di ieri a Pescosolido, è stato arrestato un cittadino italiano del posto  trovato in possesso di sostanza stupefacente. Durante la perquisizione ha aggredito gli agenti che hanno trovato anche armi e munizioni in una rimessa di legname adiacente all'abitazione.

Gli operatori del Commissariato di Sora, a seguito di un'articolata attività investigativa, che ha avuto origine dal mancato arresto di un veicolo all'alt intimato ad un posto di controllo alcuni mesi addietro, nel tardo pomeriggio di ieri si sono portati in località Pescosolido, presso l'abitazione di un quarantasettenne, già noto per reati di spaccio.

L'uomo alla vista degli investigatori ha tentato di darsi alla fuga nella vicina boscaglia ma è stato inseguito e, dopo una violenta colluttazione, è stato bloccato da due agenti che sono rimasti feriti. Gli stessi sono stati sottoposti alle cure dei sanitari dell'Ospedale SS. Trinità di Sora.

La perquisizione, operata con l'ausilio di personale della D.I.G.O.S. della Questura di Frosinone e di una unità cinofila della Polizia di Stato, ha consentito di rinvenire e sequestrare 84 grammi di cocaina, 170 grammi di marijuana e 120 grammi di sostanza da taglio. In una rimessa adiacente all'abitazione, ben occultate, sono state trovate anche armi e munizioni, in particolare un fucile mitragliatore calibro 9 modello mp41 da guerra, tre caricatori e 61 cartucce calibro 9 "parabellum" dello stesso fucile, un silenziatore costruito artigianalmente per arma da fuoco, un fucile ad aria compressa con relativo munizionamento, un barattolo contenente della sostanza sul quale era apposta la dicitura "glicerolo", un giubbotto antiproiettile, due archi ed una balestra, un machete e due coltelli di grandi dimensioni, un rilevatore di frequenze radio, due apparati GPS e due visori notturni.

Il quarantasettenne è stato tratto in arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza lesioni e minaccia aggravata a pubblico ufficiale e condotto presso la Casa Circondariale di Cassino a disposizione dell'A.G. Le armi sono state sequestrate e verranno sottoposte ad accertamenti per la loro classificazione e per stabilire la loro provenienza.

Lo hanno trovato dentro casa con armi e droga. Ieri sera, durante un'operazione di controllo del territorio da parte dei poliziotti del commissariato sorano guidato dal dirigente Paolo Gennaccaro, gli agenti si sono portati a Pescosolido. Qui hanno eseguito una perquisizione domiciliare a casa del pregiudicato G. C., 48 anni, che ha già scontato le pene a cui è stato condannato.

Nella prima serata la scoperta: stando alle testimonianze di alcuni cittadini richiamati dal via vai delle pattuglie e dai loro lampeggianti, il quarantottenne avrebbe avuto in casa droga e armi. Qualcuno ha parlato addirittura di un mitra, un'ipotesi preoccupante che tuttavia la polizia non ha confermato, annunciando per oggi maggiori dettagli dell'operazione.

In passato l'uomo aveva fatto il fabbro e nell'ultimo periodo vendeva legna. Pare che durante la perquisizione domiciliare si sia innervosito a tal punto da aggredire due poliziotti, costringendoli a ricorrere al pronto soccorso del Santissima Trinità per accertamenti: le loro condizioni non sarebbero comunque preoccupanti.

L'operazione ha suscitato grande attenzione in paese e un immediato passaparola, tanto che decine di cittadini hanno osservato da lontano quanto stava accadendo nell'abitazione di G. C. Sul posto è arrivata anche un'unità cinofila insieme a diverse pattuglie della polizia di Stato. Sconcertato chi conosce la famiglia del quarantottenne: i genitori sono benvoluti e rispettati nell'intero comprensorio.

«La notizia ci ha lasciato l'amaro in bocca, ma anche tanta preoccupazione - racconta un uomo del posto che ha seguito l'arrivo delle volanti - I poliziotti sono piombati qui in forze. Quando abbiamo appreso il motivo, siamo rimasti senza parole: non ce l'aspettavamo proprio, anche perché da lui ci aspettavamo un cambiamento di stile di vita dopo la nascita del suo primogenito. Ci dispiace tanto per i suoi genitori, brave persone, e per l'intera nostra piccola ma dignitosa comunità». Il quarantottenne è stato portato in commissariato e interrogato. Oggi si conosceranno i dettagli dell'operazione.

di: Enrica Canale Parola