Bandi di gara "cuciti su misura", ora si accelera. Tra i nuovi indagati, anche l'ex assessore ai Servizi sociali, Benedetto Leone. Insieme a lui, anche la progettista Sara D'Aliesio e l'ingegnere Paolo Mallozzi. A loro viene chiesto conto di un'ipotesi di turbata libertà di scelta del contraente.

Così il numero degli indagati sale a otto: nella stessa complessa attività, coordinata dal pm Alfredo Mattei, erano finiti l'ex vice sindaco di Cassino Carmelo Palombo, l'ex segretario comunale Lorenzo Norcia, i coniugi imprenditori Raffaele Valente e Mariarosaria Golino e l'assistente sociale Pasquale Matera.

Sotto la lente, alcuni finanziamenti per un bando. L'indagine - lo ricordiamo - nasce nel 2017 da un esposto presentato da operatrici risultate non vincitrici di un bando per alcuni finanziamenti. È questo il punto di partenza della complessa indagine della Squadra Informativa del Commissariato di Cassino, guidato dal vice questore Raffaele Mascia, che ha messo insieme tutti i pezzi - partendo dalla Format - un'associazione di formazione extra scolastica.

Le difficili attività hanno fatto emergere elementi tali da far ipotizzare il coinvolgimento degli indagati nella realizzazione del progetto del Comune di Cassino "Città femminile, comunità plurale", oggetto di un finanziamento da circa 50.000 euro da parte della Regione Lazio. In realtà quei soldi non sono stati mai erogati: la Regione, infatti, ha bloccato l'iter una volta venuta a conoscenza delle anomalie denunciate e dell'attività in corso da parte della Squadra Informativa.

Ora i nuovi indagati potrebbero essere ascoltati a breve per chiarire le proprie posizioni. Anche l'ex sindaco Carlo Maria D'Alessandro è stato ascoltato dalla polizia, ma come persona informata sui fatti, dunque in tutt'altra veste. Gli agenti scavano ancora.